La notte, sogno spesso di essere lasciata sola. Sola fra gente che non conosco e che si diverte. Abbandonata dagli amici, dal compagno, da semplici conoscenti e senza mai un perché. Nel sogno mi sento smarrita. Vedo gli altri che ridono, parlano, vivono. Io provo uno strano senso di angoscia e mi sveglio.

Durante il giorno, invece, cerco i momenti di solitudine come le pepite d'oro nei fiumi ai tempi del far west.

La solitudine peggiore, però, é quando ti senti solo nell'esprimere la confusione che hai dentro. Confusione che diventa rabbia. Rabbia che diventa rancore. Rancore che si trasforma in attesa.
Esiste un tempo nel quale capisci che non esisti per rendere felici gli altri. Che il tempo é poco e se non ti fermi per riappropriarti di te stesso verrai mangiato o peggio ancora sbranato. 

Se sopravvivi alla tempesta capisci che nessuno é importante quanto te. E per venire incontro veramente agli altri, bisogna prima passare da se stessi. E quando avrai il coraggio di rispondere sinceramente alla domanda "Cosa vuoi?", allora sei sulla buona strada.

Certi giorni basterebbe un piantino, altri ci vorrebbe una mazza per frantumare tutto, altri una coccinella che entra all'improvviso dalla finestra o una farfalla che svolazza ostinata sul fiore ti fanno pensare che può ancora andare bene. Come quei giorni nei quali nulla si  muove e tu sei impigrito che nemmeno un bradipo sedato potrebbe reggere il confronto con te. Giorni nei quali non hai voglia nemmeno di sperare che avvenga qualcosa di bello, perché proprio sei lì solo perchè fatto di materia, altrimenti chissà dove galleggeresti. E poi, all'improvviso, un dettaglio: una penna che rotola giù dalla scrivania, una folata di vento che ti fa rabbrividire, un 'ombra che non c'è o speri non ci sia davvero e allora vieni preso da una speciale frenesia e riesci in dieci minuti a compiere azioni che richiederebbero ore. E sei di nuovo in pista. 
Una volta attendevo questi momenti, ora ho capito che a tenermi viva sono i primi. Niente rigenera quanto la totale chiusura al mondo e a sè stessi.
Da oggi inizia la storia di un viaggio, fra odori di spezie e principalmente di cannella, fra personaggi di cioccolata dal cuore così buono che si sciolgono, percorrendo luoghi che sono città e che sono continenti, fino ad approdare davanti ad un camino acceso e una tazza fumante.


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