La Novella di Federico

Innanzitutto ringrazio Anonimo per la bella foto del faro che mi ha inviato.
Ho seguito con interesse la faccenda dell’articolo pubblicato su "Il Giornale" che raffigurava la città di Modica in modo per nulla lusinghiero.
Non lo avrei mai letto se non mi fosse giunto per e-mail da un amico indignato. Non leggo mai Il Giornale: in primo luogo non mi va di spendere soldi per leggere articoli che hanno il solo scopo di uniformare il mio pensiero a quello della linea politica della redazione; in secondo luogo, non ho sempre voglia di ridere e se lo voglio fare preferisco acquistare un giornalino con le barzellette.
Nonostante il mio carattere sanguigno, non mi sono arrabbiata quando ho letto quelle parole.
E’ un palese tentativo di prendere-ci in giro solo perché la sconfitta, anche la più piccola brucia. Ogni sera l’anchor-man di Video Regione attacca il sindaco, il vice-sindaco, i consiglieri del centro sinistra usando battutine al vetriolo, ghigni da iena, alzatine di sopracciglio, umorismo inglese che capisce solo lui. Ammetto che mi verrebbe voglia di buttarlo giù dalla sedia, ma, a parte il fatto che non vorrei rischiare un’ernia, mi rendo conto che arrabbiarsi significherebbe attribuirgli importanza, fornirgli tutti gli strumenti per continuare a parlarsi addosso e credendosi un politologo di fama mondiale, fare una disanima di ogni situazione che a lui non va giù.
Siccome sono dotata di telecomando basta semplicemente cambiare canale.
Invece sarei curiosa di sapere come ha reagito leggendo (se lo ha letto) l’articolo de Il Giornale. Chissà se il suo orgoglio da modicano ha preso il sopravvento sull’ego ferito. Sarà mai dato saperlo?
Più che per le pubbliche scuse, sono per la linea del sindaco Buscema. Inviterei il giornalista e il direttore del quotidiano a venire qui a Modica a conoscere personalmente l’antica razza bovina modicana ( penso si troverebbero a loro agio in mezzo ai loro simili); rinfrescarsi tuffandosi nel fiume Pozzo dei Pruni dopo aver ingoiato un bel piatto di cavatelli al sugo e nel caso non li digerissero saremmo ben lieti di offrirgli un po’ di acqua calda con scorzetta di “piretti”.
Che la loro conoscenza su Modica sia da attribuire ad una rapida lettura su Wikipedia nessuno ha dubbi ed io emulando lo stesso stile del giornalista riporto fedelmente le istruzioni che ho trovato in rete per diventare bravi giornalisti come lui.
Politica: Federico Novella. Creare un servizio stile Studio Aperto.
Da: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Studio_Aperto#Politica:_Federico_Novella
  1. Se si parla della Casa delle Libertà utilizza un tono drammatico, stile Apocalypse Now, che faccia presa sull'ascoltatore.
  2. Se non si parla di Casa delle Libertà, come sottofondo utilizza una musica da circo e mostra l'ultimo Gay Pride.
  3. Cita Melita ogni volta che puoi.
  4. Se c'è una qualsiasi manifestazione che riguardi la sinistra (o i finocchi, è lo stesso), annuncia pure catastrofi nucleari e la possibilità di incrociare Gulag sovietici al casello di Melegnano; dividi per cento, ma facciamo pure mille, il numero dei partecipanti.
  5. Se c'è una qualsiasi manifestazione che riguardi la destr-anzi, no: dobbiamo dire "le libertà ed il governo legittimo ora in esilio politico", montare sempre con immagini di folle oceaniche.
  6. Cita almeno uno o due miracoli giornalieri del profeta nostro signore Silvio Berlusconi,evitando magari di fare riferimento alla moltiplicazione dei suoi conti in svizzera.
  7. Se c'è per contratto da riferire di interventi del Papa, limitare le sue parole che danno fastidio tra tette e culi e far vedere che i comunisti anche se mancano di tette e culi non ne seguono i precetti, mentre il padrone ed i suoi servi sono sempre tutti i giorni a messa (in culo a voi, ma si fa per ridere).
  8. E ricorda: il premier è sempre e comunque Silvio Berlusconi, al limite correggiti ogni tanto mostrando dolore per l'ingiustizia che non lo sia, ma ancora per poco...
  9. Ah, c'è Beppe Grillo! Risalta tutte le frasi che sembrano avere contenuto minaccioso e mandale in onda ogni 20 secondi (Italiani! Italiani!); fai notare che le strade adiacenti alle piazze dove tiene il raduno sono chiuse anche ai loro residenti, e falla sembrare per una cosa disumana (anche se è sempre così per ogni raduno o roba simile, ma se lo fa Beppe Grillo è una cosa disumana); intervista i primi due idioti che non hanno capito niente del raduno e che sembrano poco raccomandabili.

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