Il dardo di GIOVE



Cosa c'é di peggio che svolgere un lavoro che non ti piace in mezzo a gente che ti usa e che tu disprezzi? Festeggiare con la gente che ti usa e che tu disprezzi, in ufficio dove svolgi il lavoro che detesti!

Ogni anno il mio compleanno passa volontariamente in sordina. Cosa mai dovrei festeggiare con questa gente se sono la causa maggiore del mio vivere malsano?

A turno, una volta al mese e a volte anche due, si festeggia qualcosa: compleanni, anniversari, figli, matrimoni, ricorrenze. E dire che prenderei parte ad unica festa...IL FUNERALE DI QUALCUNO DI LORO.

Non voglio essere cinica, cattiva, insensibile. Ma davvero, se solo avessi i poteri di Carrie, la protagonista del racconto di Stephen King, farei molta fatica a contenermi.
La pazienza non é un contenitore a capacità illimitata. Prima o poi questi finirà per traboccare.

Nel mio contenitore, ultimamente si riversa un bel pò di roba.

Un povero cristiano non può passare tutta la vita ad ascoltare, sopportare, fare finta di nulla, mentire, fare buon viso a cattivo gioco. Neanche se il mio contenitore avesse la capienza di una diga potrebbe sopportare ancora.

Certe volte mi sento la testa così piena che ho l'impressione che scoppi. A volte, la rabbia inespressa é così intensa che devo trattenermi dal compiere gesti insensati. Altre volte, sono così delusa, amareggiata che vorrei solo rintanarmi in un angolo, in silenzio e lasciare che il mondo vada avanti senza di me.
C'é un detto: L'opportunità é veloce nel venire e tarda nel ritornare. Non so se sia colpa del destino che si beffa di noi, oppure siamo troppo concentrari in una sola cosa per accorgerci di quello che ci sta passando sotto il naso.
Devo ammettere che trovo più consolazione nel leggere la mitologia greca che la Sacra Bibbia.
Gli dei pieni di vizi umani, che provano odio, amore, sentimenti di vendetta sono più concepibili di un Dio buono che sempre perdona, ma che chiede di soffrire per raggiugere la vita eterna.
Forse sono male indottrinata in materia, ma per il momento preferirei che mi apparisse Giove armato di dardi e fulmini per vendicarmi piuttosto di un Dio buono che mi consola raccontandomi che dalla sofferenza terrena trarrò la felicità eterna.


Commenti

  1. Lavorare in un posto e con la gente che non ti piace di certo non è una gran cosa. Hai mai pensato di cambiare lavoro? Io non so da cosa derivi tutta la tua rabbia e desolazione, ma per riuscire a stare bene un minimo bisogna pur cominciare da qualche parte. Non è lo "stare bene" che viene a bussarti alla porta ... sei tu che devi raggiungerlo! Ciao e a presto, elo.
    http://unaltroiomasempreio.blogspot.com/

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  2. La testa é sempre piena di progetti, ma la realtà é ben altra cosa.
    Anche io credevo, all'inizio, che ognuno costruisce il proprio destino, ma devi costruirlo con quello che hai fra le mani.
    E' più facile costruire se qualcuno o qualcosa di copre le spalle.
    Siccome le mie spalle erano nude ho dovuto costruire tutto da me. Sono soddisfatta degli obiettivi che ho raggiunto, ma ho dovuto rinunciare ai sogni che cullavo da bambina. Questo, ad una certa età, quando ti accorgi che non hai più 18 anni e tutta la vita davanti, pesa un pò.
    L'amarezza che mi rimane é che ho dovuto costruire basi su scelte non mie, ma adesso che sono abbastanza grande da poter scegliere non posso tornare indietro.
    Non sono una malinconica, però.
    Non credere che mi pianga addosso ogni giorno. A volte mi capitano i momenti di sconforto, ma riesco sempre a tirarmi su.
    Ciao, Lighea

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