La festa dopo San Lorenzo


Undici Agosto: Cena di Famiglia nella casa al mare dello zio.
Tutti i membri sono invitati a prenderne parte.
Una volta l'anno ci si riunisce per celebrare la famiglia. L'evento quest'anno ha preso il nome di Family Day.
Agghiacciante.
Cena a base di rustici fatti in casa. Lo chef é il padrone di casa, gli aiuto - cuochi tutti gli altri. Evviva!
Quasi, quasi, preparei un bel dolce imbevuto abbondandemente di sonnifero così che tutti possano cadere in un sonno profondo. Poi mi metto di guardia al cancello pronta ad uccidere qualsiasi principe propenso al bacio del risveglio.
Oppure il giorno prima sto alzata tutta la notte sperando di poter vedere una stella cadente per esprimere un desiderio carente di buone intenzioni.
Ci ignoriamo tranquillamente per tutto l'anno, perché ogni estate dobbiamo fare gruppo? Ma cosa dobbiamo festeggiare? La dinastia dei rimbambiti? Tutti i capostipite della mia famiglia paterna sono rimbambiti verso i sessanta e sono morti totalmente rincoglioniti.
Se alla folta schiera dei tontoloni sottraiamo uno che é morto di vecchiaia, uno per malattia ed un altro disperso in Australia, ne rimangono ancora una decina. Sai che divertimento.
Ogni anno é la solita storia che si ripete fino allo sfinimento.
Non faccio in tempo a cercare di convincermi di stamparmi un sorriso di circostanza sulla faccia che già mi fanno passare la voglia.
Frase tipica di accoglienza: "Ciao bella, come stai? Lavori ancora in quella società? Aaaah!".
Sono dieci anni che lavoro in quella società e per dieci anni si aspettano che mi licenzino.
Potrebbe succedere, per carità, ma potrebbe accadere che sia io ad andarmene.
Ignoro eroicamente la provocazione e rilancio: "Tizia ha trovato occupazione o ne é ancora in cerca?".
Poi si passa al personale-sentimentale. Quando ti sposi? Una sposa anziana non sta bene in abito bianco. I figli non si fanno a quaranta.
Fase finale: attacco alla mia situazione normo-psichica. Vuoi un pò di stufato? Stai ancora male con lo stomaco? Solita voce dietro le quinte: "Quella non sta male di stomaco, ma di testa, datemi retta...."
Quando ero più piccolina ricordo la cuginetta che saltava sulla sediolina a recitare la poesiola, come nelle pubblicità del panettone e tutti ad applaudire deliziati.
Poi era il turno di mia sorella che strimpellava Per Elisa e poi quella del cuginetto primo della classe che leggeva la pagella.
Io? Io niente, io nulla, io impedita, perfetta rimbambita per il loro intelletti superiori.
Io? Non ero e non sono come loro. Ho solo imparato a leggere, scrivere e far di conto a quattro anni, a sei ho letto libri che loro nemmeno a cinquanta. Io che ho imparato un pò di latino sugli appunti di mia sorella. Io solo troppo timida per mettermi in mostra o troppo giudiziosa per voler apparire ridicola.
Questo sabato ho deciso che non ci andrò, come da un paio d'anni a questa parte.
Questo sabato é la vigilia delle mie vacanze e io sono un pochino superstiziosa. Se le vacanze partono bene finiranno bene, ma se partono male.............ahimè

Commenti

  1. Oddio, come ti capisco!
    La riunione dei rimbambiti, in famiglia mia, è il Natale.
    O almeno, lo era fino ad un paio di anni fa..
    Poi, quando è venuto fuori che mio fratello maggiore è gay sono sparite di colpo tutte le "tradizioni da apparenza" della mia famiglia.

    Chissà cosa succederebbe se sapessero che sto con una ragazza da tre anni :P

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Appena finisco di ristrutturare la casa che ho comprato andrò a vivere con il mio decennale fidanzato. Non so nemmeno se farò una cerimonia civile, ma di sicuro niente feste e ricevimenti...
    Mi sa che non lo sapranno mai, tanto quando vengono a casa io mi defilo, sono diventata una maga dell'invisibilità, meglio del mantello di Harry Potter e dei giochini di illusionismo del mago Copperfield.
    E se andassi a vivere con un gay?
    Ciao e grazie per la solidarietà.

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