L'IMPORTANZA DI UN MANIFESTO
Durante le mie oziose mattinate estive ho preso l'abitudine di leggere i giornali locali. Attaccata al mio scoglio preferito come una patella li ho letti tutti dall'ultima fino alla prima pagina.
Per abitudine leggo sempre giornali e riviste partendo dalla fine, peccato che non possa fare lo stesso con i libri, anche se mi capita di iniziare a leggere l'ultima pagina e di svelare in anteprima il finale. Mah!
I quotidiani locali sono meglio delle barzellette e delle vignette umoristiche sulla Settimana Enigmistica.
I giornalisti sono bravissimi a tramutare in farsa anche la più grande delle tragedie. Vabbé, ammetto che i fatti di cronaca locale sono sempre quelli:
Arrestato nigeriano per rissa;
Gestore del centro storico si allaccia ad una fontana pubblica per carenza di riserva idrica scatenando l'ira dei turisti per aver rovinato il paesaggio causa conduttura esterna fatta passare sui lampioni;
Interrogazione al sindaco per mancata manutenzione spazio verde della città;
Rissa fra maggioranza e opposizione sull'esatto numero di persone intervenute al concerto di Al Bano.
Ebbene sì, é venuto Al Bano a deliziarci i timpani con i suoi gargarismi da ugola d'oro.
Che peccato, io l'ho perso questo meraviglioso evento, Sigh!!!! Così come mi sono persa tutti gli altri veramente più importanti perché nessuno ha osato attaccare un misero manifesto informativo. Cosi ho perso Branduardi e pure Bennato solo perché non avrebbero cantato nella mia città come Al Bano e Concato, ma solo trenta chilometri più in la.
Così, mentre Al Bano cantava "nel sole" di fronte a orde di signore sessantenni più scalmanate di mille adolescenti davanti al loro idolo pop, io restavo rintanata in casa ignara che a qualche chilometro di distanza si consumava un evento che non credo si ripeterà così preso...BRANDUARDI!!! quello della prima mela, della pulce d'acqua che ruba le ombre, della ragazza e dell'eremita, il dito e la luna, il ladro, futuro antico e così via.
GRAZIE, VERAMENTE GRAZIE mia amata città.
Per il resto, non posso lamentarmi, durante questa estate ci sono state almeno venti sagre in contemporanea concentrate tutte nel raggio di dieci chilometri: Sagra del pesce, sagra delle focacce, sagra del pane, sagra della ricotta (in estate????), sagra del cioccolatino, sagra del pomodoro di pachino, sagra del panino condito, sagra della colazione al bar, sagra del pranzo e della cena e udite udite: PALIO DELLA CONTEA per tre interi giorni quando le temperature osavano scavalcare i quaranta gradi all'ombra.
Alla sfilata di apertura sindaco, consiglieri, assessori, in prima fila, in giacca e cravatta e ombre scure di sudore sotto le ascelle. Beati e sorridenti a passeggiare pestando le cacche di cavallo disseminate lungo la strada. Mah!
E poi, il compleanno di Quasimodo. Vogliamo mettere? Quello che appendeva le cetre alle fronde dei salici (ma non ricorda vagamente un salmo della Sacra Bibbia?)
Il fatto é che Quasimodo qui sarebbe nato e subito partito per altri lidi, poi sarebbe tornato qualche volta in compagnia di quel fuscello orribile della sua amante ballerina e avrebbe dedicato una piccolissima poesia alla città senza citarla una sola volta.
Poi il figliolo sentendo odore di soldini , torna qui, cerca di sbattere fuori la padrona di casa che tiene duro e allestisce una casa museo del padre poeta. I visitatori ignari pensano di visitare la casa che diede i natali al poeta, ma le hostess che se ne prendono cura omettono di dire che il sommo vate sarebbe nato al piano di sotto.
Ogni tanto arrivano da Roma delle mobilie del vate e tutti ci guadagnano il pane.
Un pò come i famosi arancini che hanno assunto un nuovo nome: GLI ARANCINI DI MONTALBANO. Ora si che sono più buoni.
Ah! Dimenticavo.
Raccomando a chi si appresta a seguire le orme dell'ormai celebre commissario che le location non si trovano tutte nello stesso posto. Non esiste la piazza con il duomo e a dieci passi il mare e il faro. Ve lo assicuro, dovete armarvi di pazienza e camminare (non a piedi), camminare per le piccole città che hanno contribuito a rendere splendido il paesaggio della serie.
At last, but not least...ho dato il via ai miei propositi. Ieri ho spedito due curriculum. Verranno bellamente ignorati, ma il primo piede l'ho portato avanti, ora non mi resta che convicere l'altra gamba a scollare il piede dal pavimento.
Il primo curriculum l'ho inviato allegato ad un test sulla personalità richiesto da un grosso gruppo locale;
Il secondo alla sezione editoria dello stesso grosso gruppo locale.
Considerando il fatto che il grosso gruppo locale gestisce grazie a numerose holding tutta la città non sarebbe il caso di affiggere un manifesto con il curriculum personale in bella vista?
Abbatterei i costi e mi farei conoscere da chi potrebbe essere interessato professionalmente a me, ma non ha modo di saperlo...perché nessuno pubblica mai un manifesto in questo cavolo di città.
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