"MALARAZZA"

Il mio fidanzato (che orrore questa parola) mi accusa di essere troppo cinica e disillusa.
L'ultima volta é stato quando gli ho detto che gli amici del cuore vanno bene fino all'adolescenza, poi, bisogna circondarsi di tanti conoscenti, magari quelli giusti, quelli che possono aiutarti a spiccare il volo, a saltare il fosso nel quale sei rimasto impantanato.

Avevo un'amica molto cara. Con lei ho condiviso tutto conservando sempre, lo ammetto, la mia dose di riservatezza.

Non é che non ce l'abbia più questa amica. E' solo cambiata.

Avevamo fatto progetti assieme, avevamo degli ideali condivisi.

Poi siamo cresciute. Io sono rimasta radicata nelle mie convinzioni di lealtà, uguaglianza sociale, coerenza.

Lei ha sposato un professionista, benestante, non bello, ma simpatico ed é diventata la tipica donna che lei ha sempre criticato.

Pensa solo all'apparenza, a frequentare la gente bene, ha iscritto i figli ad una scuola privata ed é concentrata talmente tanto in se stessa che non vede oltre al suo naso che ha per giunta a patatina. Ha pure iniziato a soffrire della sindrome dei benestanti. Non fa altro che lamentarsi dei soldi che non bastano mai.
L'ultima volta che abbiamo parlato si lamentava del fatto che i soldi che guadagnano lei e suo marito non bastano per tirare avanti (...ndr Euro netti mensili: 8000,00), che alla fine ci si stava riducendo proprio male e che non hanno neppure diritto ai rimborsi perché superano il reddito hanno le rette della scuola, la babysitter, il mutuo della mega casa che stanno costruendo...poi, dimentica del tutto mi fa: " Ho visto una bella casetta al mare, ho detto a Carlo, vendiamo l'appartamentino e compriamocela, daaaaiiiiiii"".
Che avrei dovuto fare?
1) Ricordarle che si era appena lamentata della povertà nella quale rischiava di vivere;
2) Regalarle un quadro del suo albero genealogico tanto per ricordarle da dove discende;
3) Appiopparle la mia rata da €750,00 di mutuo per una casetta da 100mq in ristrutturazione perenne tolti da uno stipendio fisso netto di 1000,00 euro al mese;
4) Proporle in vendita la mia casa al mare: auto a benzina che va e torna dal mare ogni volta che la proprietaria ha voglia di bagnare il culetto in estate;
5) Assestarle un calcio sul musetto dipinto rosso mattone che fa signora o sul grande sederone per spedirla al mare in volo economy class, senza scalo, fermata: lido vip.
La mia vera amica era quella di qualche anno fa. Adesso non lo é più. Certo, ci frequentiamo ancora, ridiamo ancora assieme, ma si capisce che non sarà più come prima.
Io non so fingere nel bene o nel male. Sono sempre e solo me stessa. So che a volte dovrei mediare, lasciare correre, adeguarmi.. Per dirla in un logorato luogo comune: Mi spezzo, ma non mi piego.
C'é tanta gente in giro che si comporta come la mia amica. Da questo é scaturita la convinzione che ad una certa età gli amici si scelgono in base al bisogno.
Per ora sono sola. Non ho più un vero amico. Amiche donne non ne ho più. Solo conoscenze più o meno intime. I maschi, quelli con cui mi sono sempre trovata a meraviglia, alla fine hanno cercato di modificare il rapporto e anche con questi ho chiuso.
Che strano! Mi sono sempre considerata una "normale" che, in un certo periodo della vita é peggio che essere brutte.
Non mi sono mai piaciuta e non ho mai fatto nulla per rendermi carina.
Con i ragazzi sono sempre stata me stessa e li ho conquistati tutti senza nemmeno accorgermene. Se dovessi recitare la parte della donna fatale credo li farei fuggire tutti quanti in una volta sola. Sono troppo goffa e impacciata. Meglio un paio di jeans agli stiletti venti centimetri. Meglio i capelli in disordine che chili di pasta modellante.
Ora che ci penso, non sarei nemmeno adatta per recitare la parte della signora benestante.
Il mondo dei nuovi ricchi mi fa proprio schifo. Non lo dico per invidia, ma perché lo penso veramente.
E' gente rozza, ignorante e con un quoziente intellettivo pari a cinque, cinque e mezzo.
Conoscono una sola unità di misura: il denaro e la utilizzano per misurare qualunque cosa.
Spero che un giorno questi nuovi re Mida spariscano dalla circolazione.

Un servo un jornu stannu na 'na piazza,priava Cristu in cruci e ci dicia:

"Cristu, lu me patruni mi srapazza, mi tratta comu 'n cani pi la via,

si piglia tuttu cu la so' manazza, mancu la vita mia rici ch'è mia...

Disruggila, Gesù, sta Malarazza!

Disruggila, Gesù, fallu pi mmia! Distruggila Gesù fallu pi mmia


"Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti? Pigghia lu vastuni e tira fora li denti...

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti? Pigghia lu vastuni e tira fora li denti...

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti? Pigghia lu vastuni e tira fora li denti...

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti? Pigghia lu vastuni e tira fora li denti...


E Cristu c'arrispunni di la cruci:

"Chi fossi su spizzati li to vrazza?

Cu voli la giustizia si la fazza!

ca tantu nuddu la farà pi ttia!

Si tu si uom(in)u e nun si testa pazza,

ascuta buonu sta sintenzia mia,

ca iu 'nchiuvatu 'n cruci nun saria

s'avissi fattu zoccù dicu a ttia...

ca iu 'nchiuvatu in cruci nun saria!"

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti?

Pigghia lu vastuni e tira fora li renti...

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti?

Pigghia lu vastuni e tira fora li renti...

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti?

Pigghia lu vastuni e tira fora li renti...

Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti?

Pigghia lu vastuni e tira fora li renti...


"Se 'nna stu munnu c'è la Malarazza,cu voli la giustizia si la fazza!

Se 'nna stu munnu c'è la Malarazza,cu voli la giustizia si la fazza!"

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