Il silenzio delle parole

Ritorno. E' così che si intitola il dipinto a lato. Io lo amo moltissimo anche se é un pò un controsenso dato che io, invece, vorrei fuggire.
Però, penso che i quadri si leggano con gli occhi del cuore, quindi qualcuno può leggerci un ritorno, qualcun altro una fuga. Qualcuno un pò più ciuco degli altri, solo pennellate senza senso.
Un pò come capita a me con Picasso.
Veramente io preferisco la pittura metafisica e quella surrealista. Ma guarda! Poteva essere diversamente?
Ammirare un quadro di De Chirico o di Magritte mi regala una sensazione che non riesco a spiegare bene.
Ogni immagine é piena di atmosfere magiche e surreali. Sono oggetti e azioni del quotidiano, cose reali, ma rappresentate in modo tale che ogni cosa si ammanta di mistero. C'é un gioco di luci ed ombre e un uso di colori da dare l'impressione, a chi li guarda, che il tempo si sia definitivamente fermato. Che ogni cosa sia ferma e immobile e tutto sia avvolto in un freddo, ma confortevole silenzio.
Un mondo metafisico sarebbe la mia isola che non c'é.
Soprattuto in questo periodo.
Non parlo solo del personale. E' il mondo nel quale viviamo che avrebbe bisogno di silenzio.
Io parlo poco, ma sono costretta per lavoro a parlare tanto. A volte capita, però, che mi infervori per una discussione alla quale tengo molto, ma questa é un'altra storia (sembro Lucarelli).
E' che il mondo é diventato una serie di bla, bla, bla.
Ieri sera, in TV, passavo da un programma all'altro e mi sono soffermata a vedere la nuova versione dell'Isola dei Famosi. E chi c'era? Alessandro Cecchi Paone. Lui, quello che la notte dei telegatti di qualche anno fa ha puntato il dito contro il Grande Fratello. Non ci potevo credere. Lo so, da qualche anno ha subito una trasformazione generale. Prima fa outing, dichiarando la sua bisessualità, poi inizia ad assumere delle posizioni che finiscono tutte con "ista". Pacifista, antiproibizionista, salutista, interventista... Comincia ad azzuffarsi con tutti. Sembra che solo lui sia capace di portare una ventata di cultura nella TV italiana.
Ed ora cosa fa? Va a fare l'isola dei famosi? E la puntata non era nemmeno iniziata che già si azzuffa e spara a zero su tutti.
Il bla, bla, bla é un virus letale,
Anche io blatero su questo post, ma non é detto che qualcuno legga queste mie righe e nel caso lo facesse non é costretto a continuare se non trova l'argomento di suo gradimento.
Io scrivo per sfogo. Mi piace il rumore dei tasti, le parole che prendono forma sul monitor. Mi piace pure usare la penna. Ma preferisco farlo la sera, a letto, su un bel quaderno con i pupazzetti disegnati. Però non rileggo mai nulla. Mi vergogno.
Immagino, però quanto sarebbe bello se diventassimo tutti protagonisti di un quadro metafisico. Tutti assorti in un ovattato silenzio. In una realtà che sembra sogno, ma sogno non é.
Un mondo dove le parole smettessero di essere solo un cumulo di suoni e si riappropriassero di significato.
Chissà perché la contemplazione debba essere solo una pratica svalutata dai soliti seguaci delle culture orientali. La parola nasce anche da questo, dalla contemplazione, dall'osservazione, dall'analisi. Dopo si elabora tutto e solo allora si parla.
Forse la soluzione, per una come me, sarebbe quella di chiudermi in convento, vivere da eremita. Costruirmi una casa sull'albero. O imparare a socializzare, così la smetto di essere musona e schiudo finalmente anche io la mia boccuccia per liberare i miei bla, bla, bla.

Commenti

Post più popolari