Quello che non

...Questa è la ballata d'illusione e di realtà, di incubi e di veglia, di menzogna e realtà, del lungo, lungo viaggio per giungere al mattino attraverso gli arabeschi disegnati dal destino...
Un lutto dopo l'altro nel mondo dello spettacolo. Ebbene sì, anche gli abitanti delle riviste patinate abbassano il capo di fronte alla signora armata di falce.
Non sono daccordo sulle accuse lanciate dagli amici di Sabani. Sostengono che sia stato ucciso dalla sofferenza patita quando é scoppiato lo scandalo dei provini a luci rosse.
Allora cosa dire di noi comuni mortali che ogni giorno lottiamo contro i tirannici datori di lavoro, della povera gente che nemmeno riesce a tirare a campare. Cosa dire di tutta la gente che inghiotte bocconi amari ogni giorno?
Io credo che il mondo della TV sia talmente ipocrita da isolare qualcuno che sta scomodo per poi rimpiangerlo quando non c'é più.
Ma é proprio vero che la morte non fa distinzioni?
A qualcuno tocca morire in modo più tragico di altri.
Magari non saranno distinzioni di classe, ma la morte non é uguale per tutti: arriva per tutti, prima o poi.
In "Storie dell'anno Mille", Pannocchia e Carestia discutono della morte. Finché Carestia, se ricordo bene, dice " Un conto é morire su un bel materazzo di lana, un altro morire scannati...ecc...".
La cosa più strana é che la morte ci accompagna giorno dopo giorno per tutta la nostra vita.
L'idea di lei, che prima o poi arriverà, ce la portiamo dentro. Sembriamo non pensarci, ma avvertiamo sempre una sorta di inquietudine dentro, un senso di smarrimento al quale non riusciamo a dare un nome finché questo nome non si arreda di un volto. Il volto della morte.
Se la morte non ci sfiora da vicino, l'avvertiamo quasi con un senso di fastidio. Vorremmo subito cancellare l'impronta della sua esistenza.
Ma se la morte ci tocca da vicino, se ci strappa qualcuno a noi molto caro allora, spesso, vorremmo che non andasse via, anzi, desideriamo che torni indietro a riprenderci e soffriamo se questo non avviene, dimenticando che é solo questione di tempo.
Ognuno di noi, spera dentro sè stesso, di essere immortale.
Io non so se ho veramente paura di morire o se la paura che sento é solo il frutto della rappresentazione che si da alla morte.
Credo che sarei più coraggiosa ad affrontare la mia morte piuttosto che quella di qualcuno a me caro. E forse anche in questo caso, il mio coraggio altro non é che egosimo mascherato. Forse ho solo paura di soffrire e di non saper gestire l'evento.
A volte, l'idea della morte mi viene in testa senza un preciso evento scatenante. Ci penso e basta. Succede quando tutto va bene perché ho paura che possa finire all'improvviso.
Quando le cose vanno male filosoficamente penso che nulla sia peggio di morire. Eppure continuo a dannarmi l'anima.
La cosa che mi fa paura é il non conoscere la mia data di scadenza.
Eppure la morte é il compimento di un ciclo e dovrò affrontarla anche io, come lo ha fatto tanta gente prima di me e lo farà quella dopo di me.
Spero solo che quando verrà il momento sia stata capace di sciogliere tutti i nodi della mia vita o almeno una buona parte.
La Morte bizzarra, la Morte normale,La Morte che viene a lenire ogni male
La Morte che viene, la Vita che muore,La Morte!La Morte!La Morte nel cuore!
La Morte ha danzato, la Morte civetta,La Morte ti ha scelto, la Morte ti aspetta!
La Morte trionfante, la Morte gloriosa!La Morte!La Morte!La Morte tua sposa!
La Morte che viene, la Vita che muore,L'amore e la Morte,la Morte e l'amore!

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