Segni

Ho sempre pensato che i libri che leggiamo lascino il segno. Stamattina ho avuto modo di accorgermene. Un bel bernoccolo sulla fronte.
La copertina del libro che sto leggendo é rigida e ieri notte mi sono addormentata leggendo. Oddio, sarò arrivata a leggere un paio di pagine al massimo!
Da due settimane il lavoro é aumentato del triplo. Arrivo un'ora in anticipo per smaltire quello che non riesco a completare la sera precedente. Alle diciotto meno cinque minuti, contenta di aver finito tutto quello che avevo da fare, vedo la mia scrivania riempirsi di appunti, il computer di e-mail e mi attardo un'altra ora per cercare di finire.
Sono finita in un circolo vizioso. Arrivo a casa distrutta, vorrei un pochino di pace e invece sembra di stare al nido: pannolini, pappine, giochini, giostrine e il nipotino desposta di un anno che pretende di giocare con me. La sera sono uno straccio e di conseguenza, appena vado a letto, crollo.
Ma ieri notte é stato bellissimo. Ha piovuto per tutto il tempo. E' stato un concerto di tuoni e fulmini. Stamattina il cielo sembrava quello Bretone che amo tanto.
Sarò strana, ma amo guidare sotto la pioggia, anche se continuo ad avercela con quel criminale che modifica i percorsi cittadini.
Ad essere sincera amo la pioggia, e basta.
Non ho letto un giornale, ma forse é meglio così. Ultimamente mi infervoro troppo se leggo un commento che non mi piace, ascolto una frase che non mi convince. Starò diventando intollerante?
Presto inizierò le frasi dicendo: Mi consenta??? Salirò sul palco di Comunione e Liberazione raccontando barzellette?
Noooo, ho solo bisogno di riposo.
Domenica riprendo le mie corsette al mare, lunedì ritorno in palestra...tanto per aggiungere attività su attività.
Non appena riesco a rallentare il ritmo sono sicura che ritorno quella di prima.
Per adesso passo da: Allegro – Adagio molto- Un poco larghetto - Lento, ma non troppo - Lento.
Ad majora.

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