Una mano lava l'altra e tutte e due...
Finalmente é arrivato Settembre. Oddio, non é che poi il caldo sia passato, ma inizia a diventare più sopportabile.
In ufficio sono rientrati tutti, ma proprio tutti, anche quelli che per me avrebbero potuto non fare ritorno. Magari presi da una sete di santità potevano chiudersi in convento, per sempre. Invece no. Peccato.
Devo dire che le ferie mi hanno fatto bene. Sono tornata più stanca e demotivata di prima e se negli anni scorsi con la scusa della penna nuova, della matitina con gli orsetti e dell'agenda con i pupazzetti riuscivo a dare un tocco di allegria al rientro, adesso potrei pure rilevare un intero negozio di giocattoli e una cartoleria, ma nulla cambierebbe.
Sono sempre qui a fare le stesse cose e nessuna prospettiva di muovermi. Eppure ho dimostrato, e loro lo sanno, quanto sia capace. Invece nulla. Tutto fermo altro che Panta Rei.
La verità é che a loro serve un jolly che salti da una parte all'altra tappando buchi e garantendo il normale svolgersi del lavoro anche in assenza di due o più persone. Ecco perché resto ferma, per loro convenienza. Accidenti, mi stupisco di me stessa: credevo fossi più perspicace. Ci sono arrivata dopo quasi dieci anni a questa bella conclusione?
Metto da parte il lavoro che tanto non se ne esce.
Qui in città la giunta ha deciso di modificare i sensi di marcia e di riscrivere tutta la mappa stradale. Così, ogni mattina, ognuno di noi si mette in auto per andare a lavorare e quello che
c'era il giorno prima é misteriosamente scomparso per lasciare posto ad una nuova, luccicante segnaletica che il giorno dopo non ci sarà più a sua volta.
Finalmente qualcosa si muove. Al comune hanno smesso di dormire e hanno inziato a giocare.
Questa estate é stata una estate calda non solo nel senso termico della parola.
Un consigliere ha deciso che i venditori ambulanti che sostavano sui marciapiedi necessitavano di un controllo più accurato sulle licenze. Ha inviato il loco i vigili urbani e le multe sono fioccate più copiose della nevicate in Canada.
Poi, viste le proteste degli ambulanti ha verificato e si é accorto che non era colpa loro, ma delle concessioni approvate, ma mai rilasciate da parte del comune e quindi ha invocato la clemenza del sindaco al fine di annullare le contravvenzioni. Al mio paese si dice "Tu ta suoni e tu ta canti".
La scena migliore é stata vedere il consigliere che mangiava un gelato seduto ad un tavolo fuori dello stesso bar che occupava lo spazio pubblico senza concessione e in contravvenzione.
Sempre meglio, però, di quella mente criminale che si occupa del traffico cittadino.
Continuo a comprare il giornale locale e a lisciare il pelo al mio orgoglio inutilmente, perché continuano a scrivere strafalcioni agghiaccianti.
Credo che risparmierò anche questo euro giornaliero e lo destinerò al viaggio bretone.
Ora sono troppo presa ad organizzare i miei buoni propositi. Sto cercando un corso da seguire che mi tenga impegnata dal pensare quanto aborro il lavoro che faccio.
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