Il Paese dei Santi

Ci sarebbero una sfilza di cose che dovrebbero farci infuriare, invece preferiamo restare a guardare finché non é il nostro turno e allora, solo allora, invochiamo aiuto, solidarietà.
C'é invece una cosa che riesce a fare infuriare tutti quanti, se viene messa in dubbio: L'esistenza dei Santi. Quelli non si toccano.
Non paghi della lunga sfilza di Santi che abitano i nostri calendari formiamo associazioni, gruppi di studio e di verifica perché la chiesa ne crei di nuovi.
Siamo propensi a vedere i miracoli ovunque, ma non i fatti reali che accadono sotto al nostro naso. Vediamo sagome di papi formate da lingue di fuoco, madonnine piangenti in ogni luogo. Crediamo alla gente a cui appare la Madonna, costruiamo luoghi di culto, nuove chiese. Ci commuoviamo, piangiamo, ci emozioniamo per qualcosa che non vediamo e non sentiamo neppure. E ci indigniamo se qualcuno osa affermare che spesso l'odore di santità serve solo a mascherare quello di zolfo.
Tutto questo piuttosto che avvicinarmi a Dio mi allontana.
C'é poi una forma di fanatismo strana, assurda, inspiegabile. Oggi leggevo che esiste la possibilità che le stigmate di Padre Pio non siano frutto divino, ma di un acido. Per qualcuno sarà una notizia sconvolgente, qualcuno si rifiuterà di crederci o di indagare. Qualcuno si indignerà e basta.
A me la notizia lascia totalmente indifferente.
Sarà che ultimamente sono troppo lontana dall'idea che esiste veramente Dio e una stigmata vera o falsa mi causa poco scompenso.
Mi chiedo, però, perché abbiamo così tanto bisogogno di miracoli e apparizioni.
La gente che prega chiede solamente e la religione non é tanto capace di darti delle risposte esaurienti se si riceve un no come risposta.
I preti dicono: Se Dio dice di no lo fa per il nostro bene.
Un pò la stessa cosa che dice la mamma al bambino che dovrebbe capire, ma non capisce e sbaglia lo stesso. Sbagliando impara, come il figliol prodigo, e torna da mammà che lo accoglie a braccia aperte.
A volte capita che la mamma disperata molli un bel ceffone al marmocchio disobbediente (qualcuna lo butta dalla finestra o giù dalle scale, ma é un'altra storia) e così fa Dio.
A volte ci molla un bel ceffone o ci butta dalla fienestra dell'ultimo piano e preferirei mi si dicesse che é dovuto al fatto che lo abbiamo fatto disperare, arrabbiare, che era nervoso.
Non la solita risposta: Dio ci mette alla prova per capire se siamo capaci di soffrire per guadagnarci il paradiso. Ci sono delle cose inconcepibili per la mente umana, ma chiarissime per la mente divina.
Da piccola mi hanno insegnato che quando si parla a qualcuno più ignorante di te bisogna adottare un linguaggio semplice, altrimenti l'ignorante sei tu. Ai preti lascio l'interpretazione della frase.

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