Dal mio pulpito



Come siamo bravi a salire sul pulpito, a dare la nostra opinione anche se non richiesta. Succede un fatto e ancora prima di capirne le cause, le dinamiche diciamo già la nostra.
Mi riferisco al ragazzo morto ieri per un colpo di arma da fuoco. Si é scatenato un putiferio. In TV ognuno ha sentito l'esigenza di dire la sua, andando fuori dal seminato. Ci si é schierati a favore e contro cosa nemmeno si sa. Poi salta fuori il conduttore della domenica in famiglia e dice: "Voglio difendere il poliziotto perché non capite cosa si prova a tenere a bada una banda di tifosi scalmanati per poi ricevere un indennizzo pari a novanta euro".
Bene, daccordo, pienamente daccordo. Però nessuno é morto in campo e nessuno é autorizzato ad uccidere qualcun altro solo perché l'indennizzo é scarso. A questo punto tutti i sottopagati del mondo sarebbero autorizzati a sparare in ogni dove.
Cavolate. Emerite cavolate. Di tutta questa disinformazione mi sono stufata. Attenetevi tutti alla notizia secca e stringata e approfondite solo quando sarà il momento.
Non sono ancora tornata a casa, ma immagino che il bravo Cucuzza avrà già indossato la faccia da affranto, intervallando con disinvoltura le sue storie tragiche con le scollature delle soubrettine.
Comunque, che l'Italia fosse un paese di idioti l'ho capito quando Silvio Berlusconi é andato da Vespa a firmare il patto con gli italiani.
Ho pensato: Si é scavato la fossa da solo. Nessuno può prendere sul serio una buffonata del genere.
E invece!
Il difficile, invece, viene quando ci si fida di qualcuno. Si pensa che sia una persona a posto, simpatica, affidabile, divertente e invece si rivela un perfetto idiota. Ecco perché sono sempre diffidente con la gente. Ammetto che continuo ad esserlo anche quando le persone diventano mie amiche. Difficile che mi fidi totalmente di qualcuno. Siamo esseri pieni di sfaccettature e non sempre sfaccettature positive.
Ma questo poco importa oramai. Non credo che mi capiterà ancora. Disillusa come sono non penso che mi farò abbindolare facilmente.
Oggi sono venuta in polemica con il mio collega preferito. Per la prima volta in toni pacati abbiamo chiarito alcuni punti.
Ammetto che ho sorvolato su qualche questione, solo perchè mi reputo abbastanza intelligente da capire quando il fiato é sprecato. Da quando ho iniziato a tirare nuovamente fuori le unghie le cose vanno un poco, ma proprio poco, meglio. E' sempre un inizio.
Ho saputo che il mio Riccardino l'ha spuntata. Sono felice per lui. Un uomo nato per la politica, a servizio della politica merita questo ed altro. E' pure dotto. Lo ha detto lui in una intervista. E se lo dice lui...siamo tutti quanti in-dotti a credergli.
Vorrei avere più tempo per seguire da vicino lo svolgersi della vita politica del Riccardino. Penso sarebbe pleonastico ammettere che mi divertirei da morire.
E va bene. Torno alla mia creatura tornata in vita. Il mio portatile che adesso é pure dotato di chiavetta bluetooth e nuovo office2007. Adesso posso avere una connessione veloce da casa con il server del mio ufficio per i miei sabati e domeniche lavorativi. Basta veramente poco per essere felici!

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