Gli scherzi del caso

Mi sono data alla latitanza. Questi giorni di assenza dal mio blog sono stati molto intensi e pieni di fatti e avvenimenti, ma mi manca la voglia di commentare la qualsiasi cosa.
Sono ancora super intasata con il lavoro e questo mi comporta una vita sociale assai scarsa. Non esco di settimana da non so quanto tempo se si escludono le ore della palestra dove, fra l'altro, non vado per socializzare, ma per scaricarmi.
Come oggi, per esempio, e stavolta non concedo all'azienda nemmeno mezzo minuto in più. Alle sei mi alzo e me ne vado.
Stamattina, con il resto dei soldi spesi per il giornale ho deciso di comprare uno di quei famosi gratta e vinci. Oggi, per la pausa pranzo mi trovavo in auto a leggere il giornale e a cercare di ingoiare un panino simile alla gomma. Il mio gratta e vinci era ancora sul cruscotto a bearsi al sole.
A volte mi capita di fare un giochino scemo (che chiamo Morettiano, perché ho letto che Moretti fa la stessa cosa). Penso a un desiderio e mi dico: conto fino a dieci, se nel frattempo succede questa cosa allora il desiderio si avvera. Nel caso di oggi mi sono detta: Conto fino a dieci, se passa un'automobile rossa vinco al gratta e vinci.
Nemmeno il tempo di pensare e mi sbuca dalla curva l'automobile rossa. Mi sono detta: sarà un caso, così decido di riprovarci. Stavolta ho scelto un colore meno usuale. Ho scelto il verde. Al mio tre dalla curva sbuca l'auto verde. Scettica come sono mi sono data un'altra possibilità e ho scelto un colore ancora meno usuale: giallo. Al mio due é sbucata dalla curva l'auto gialla.
Decido allora, piena di entusiasmo, di grattare quel benedetto biglietto. Risultato? HO VINTO. Sulla somma stendo un velo pietoso. Solo cinque Euro.
Non cado nella trappola consueta. Non compro altri biglietti. Ritiro la vincita e la destino al fondo Bretagna.
Mi capitano spesso queste coincidenze strane. Se fossi più attenta a vedere oltre la superficie riuscirei a leggere in questi eventi qualcosa oltre il banale caso? Non so. La mia natura razionale mi porta a pensare e a convincermi che sono solo questo. Frutto del caso.
La convinzione più grande che mi resta é che se avessi vinto cinquantamila euro e non cinque, a quest'ora non starei navigando sul mare increspato della mia fantasia, ma avrei un biglietto aereo di sola andata. La data del ritorno non la so, ma so per certa la destinazione.

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