C'era un tempo sognato che bisognava sognare

... Libiamo ne' lieti calici

Che la bellezza infiora,

E la fuggevol ora

S'inebri a volutta'.

Libiam ne' dolci fremiti

Che suscita l'amore,

Poiche' quell'occhio al core

Onnipotente va.

Spero proprio che il mio calice si riempia di liete buone nuove, altrimenti é meglio che rimanga vuoto.

Intanto cercherò di godermi gli ultimi giorni di libertà prima di rituffarmi nelle solite beghe quotidiane.

Ho tolto tutti i rami secchi e cancellato il vecchio, lungo file dei buoni e dei cattivi.

E' tempo di rinascita, da adesso in poi tutto deve scorrere nel bene o nel male. Mai più impantanarsi nelle situazioni. E' vietato.

Da adesso le opportunità, gli eventi mi pioveranno addosso e io non faticherò nell'azione dello scansarmi. Non é più tempo di stare chiusa a riccio, di farmi da parte, ho deciso di uscire ogni tanto dal mio guscio e mostrami a tutti quanti per quello che sono veramente anche a quella gente che io ogni giorno dico di non tollerare.

Sì, rimarranno gli angoli bui, i profondi fondi dell'anima mia. Questi appartengono e apparterranno solo a me, eppure mi sento finalmente di poter affermare che concedersi solo un poco non svaluterà il tesoro che mi ostino a custodire.

E' tempo di condivisioni, di aperture, di tagli con il passato e con i sogni, é tempo di confronti e di addii, ma é pure tempo di augurare il dovuto benvenuto e il rassicurante bentornato.

E' arrivato il momento di cancellare quello che é stato e quello che ahimé avrebbe potuto essere.

Non si guarderà più indietro, ma sempre e solo avanti. E' il caso di abbandonare ogni tanto il raziocinio per folleggiare un pò, tanto per sentirsi più leggeri.

In questo modo, quando farò ritorno nel mio mondo incantato, nella mia isola che non c'é sarò felice di aver vissuto la vita per ciò che realmente é, per poi sognare come invece la vorrei.

Auguri


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