Credo sia arrivato il momento di smetterla di trattarci da pecore. Mi riferisco a tutti gli pseudo intellettualoidi e agli snob che popolano questo maledetto paese.
Venerdì sera Benigni ha letto e spiegato la Divina Commedia. A mio parere é stato un lavoro fatto bene, studiato a fondo e svolto con passione. Secondo me non intendeva fare una recitazione, voleva condividere, divulgare la bellezza di un'opera che di sicuro bella é, ma a causa dei metodi rigidi, piatti, sciapi che vengono adottati a scuola risulta noiosissima.
Apriti cielo, tutti gli snob del paese hanno trovato da ridire. Non si recitano così i versi composti da endecasillabi sciolti. La voce, per carità, la voce non esaltava la bellezza dell'opera....e bla bla bla a catena, non solo da parte dei personaggi di spicco che popolano la TV, che scrivono sui giornali o pubblicano testi-mattone solo per il piacere di fare capire che loro "sanno" le cose.
Mi riferisco anche a miei conoscenti con la puzzetta sotto il naso. Benissimo. Benigni non ha la voce per recitare poemi, non é Gassman, non é Albertazzi. Ma Benigni non voleva recitare. Voleva parlare della Divina Commedia, voleva spiegare la Divina Commedia e lo ha fatto nel modo migliore. Nell'unico modo possibile affinché le cose belle siano alla portata di tutte. IN MODO SEMPLICE.
Credo sia ora di finirla nel credere che una quadro, un poema, un libro, un'opera teatrale siano solamente alla portata degli intelletualoni. La cultura va divulgata, altrimenti sarebbe il caso di finirla poi, quando accadano fatti brutti, di prendersela con l'ignoranza. Sono gli snob come questi i primi a voler lasciare la gran parte della gente nel buio più totale.
Altra cosa che mi ha fatto uscire fuori dai gangheri é sentir parlare gli studiosi della TV.
A sentir loro noi gente comune, utenti televisivi, siamo scemi totali. Parlano di noi come se non avessimo alcun barlume di raziocinio. Si sentono in dovere di tenerci per mano e guidarci verso la TV di qualità. Signori miei, se una cosa non mi piace sono libera di cambiare canale o di spegnere la TV. Proporrei pure di prenderla tutta in blocco e buttarla fuori dalla fienestra la notte di Capodanno.
Alla fine della bella discussione si finisce sempre per parlare di dati auditel e di statistiche.
Le statistiche mi hanno sempre lasciato indifferente. Ci credo poco.
Per esempio: Ciccio ha dieci, Pippo venti e Tizio ha trenta. In media, Ciccio, Pippo e Tizio posseggono venti a testa. La statistica dice che tutti e tre hanno trenta, nella realtà, Ciccio ha solo dieci e Pippo venti, mentre Tizio se la sciala.
Applichiamo la legge della media aritmetica sui problemi di ogni giorni e si rischia il fallimento.
Boh, sarà che sono troppo polemica.
Per addolcire una vecchia acida come me ci ha pensato sabato sera un ragazzino di quinta elementare che trovando in me un valido interlocutore per poter parlare liberamente di videogiochi, storie horror, e motori alla fine ha deciso di farmi la dichiarazione.
L'ho sempre detto che ho uno spirito da bambina intrappolato in questo corpo deforme e vecchio.
Per completare il fine settimana in totale bellezza ho addobbato casa (e intendo casa mia) per il natale. Un quadretto degno di una fiaba, peccato che ci sia poco da essere contenti. Comunque...
Alla fin fine sono sempre seduta dietro questa scrivania. L'unica variante sono i malanni che in questi ultimi tempi hanno deciso di centuplicarsi. Adesso, ad esempio, ho un brutto mal di gola, parlo come Topo Gigio e piango che nemmeno la Madonnina di Medjugorie.
Sabato mattina ho dovuto fare un prelievo e mi é toccato rimanere con l'ago in vena per quasi dieci minuti perché il sangue non ne voleva sapere di venire fuori.
"Signorina, il suo sangue se la sta prendendo comoda" mi ha detto l'infermiere.
Bé, almeno qualcosa di flemmatico c'é pure in me visto che per il resto rasento la schizofrenia.
Giudizio vorrebbe che tornassi a casa. CASA? Giammai scelta sarebbe più infelice.
Primo perché casa mia (quella di mamma) é popolata da esserini microscopici e faticosi: i nipoti.
In secondo luogo perché mi hanno lasciato in eredità tante altre cose da fare, al lavoro, e se non mi do una mossa rischio di incanutirmi qui dentro.
Il problema principale é che non trovo niente e nulla di interessante. Mi annoiano gli altri e mi annoio da sola.
Mi sono scocciata a passare la vita in mezzo a gente che si lamenta delle conseguenze delle loro scelte o che vive per trovare un cane di marito o riesca a dare la carica all'orologio biologico prima che taccia per sempre.
Sarà che io vedo le cose a largo spettro. Forse esagero nel volere che sia tutto ordinato, perfetto, sistemato anche fuori dalle mura di casa.

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