L'eco del Natale


Ma perché tutto quello che viene organizzato in questa stupida città deve necessariamente piacere a tutti gli abitanti e se a qualcuno non piace questi viene accusato di scarsa cultura, poca intelligenza e di insensibilità?
Mi piacerebbe un confronto veltronianamente pacato, ma con certa gente sarebbe solo fiato sprecato.
L’articolo di risposta del Comitato di Modica Città Natale all’intervento sulle casette di legno l’ho letto pure io e sfiora il ridicolo soprattutto perché , chi si fa promotore di cultura e tradizioni, di cultura e tradizione della città dove si fa promotore, dovrebbe almeno saperne e invece…
Cito dall’articolo: “E’ che forse eravamo stanchi delle solite zampogne per le nostre vie (che tra l’altro non fanno tradizione siciliana)”.
Sbagliato.
E’ tradizione modicana la zampogna che veniva chiamata e viene chiamata anche adesso dagli anziani del paese “ciaramedda”. La mia bisnonna mi raccontava che durante il periodo natalizio giravano per le vie del paese gruppi di persone che suonavano la zampogna, cantavano i canti pastorali e le novene e chiedevano le offerte.

Qualità medio alta della merce esposta… qui ci starebbe bene un’enorme pernacchia che riuscirebbe ad esprimere meglio di un forbito linguaggio quello che penso.


Splendida idea è stata quella di illuminare i santoni. Non so se sia più simpatica questa, di idea, o quella dei buontemponi di qualche anno fa che hanno corredato i santoni di fette di anguria. O forse facevano parte anche loro di qualche installazione di un’ artista estroso?

Stupide critiche …, ma dove siamo? In pieno periodo di censura fascista?
Le basi per pensarlo ci sono tutte. Si vuole a tutti i costi cancellare, fare sparire qualunque idea, forma espressiva o qualunque forma di opposizione alle scelte compiute (e spesso imposte). Si cerca in tutti i modi di forgiare le menti della gente ad una sola idea, la loro. Tutto quello che esula dal loro modo di pensare o vedere le cose è un elemento di disturbo e va eliminato e siccome non si può più ricorrere alle vecchie forme di una volta ci si limita a screditare le menti che esulano dal loro modo di vedere le cose.
Bravi, veramente bravi, sono contenta di essere in mano a gente con menti così illuminate, come quelle dei santoni di pietra direi…

Ringrazio per le lezioni di matematica e geometria che il comitato ha tenuto a darci. Riporto parte del testo:


“teniamo a specificare che a tal proposito le misure delle casette sono state appositamente studiate per non debordare oltre la linea blu di parcheggio, perché ciò non avvenisse, sono esattamente di metri 3x2, tanto quanto un posto macchina, per cui 10 casette = 10 macchine in sosta = stesso disagio al traffico), la Multiservizi sta comunque provvedendo a ripristinare n. 3 parcheggi a strisce bianche nella zona interessata dal disagio.”

La Multiservizi? Si, la Multiservizi, ah aha ahahahahahahh!!!!!
Avranno commissionato il lavoro a qualche genio dell’ingegneria civile per calcolare l’area che avrebbero occupato le loro casette di legno? Per fare i conti di quante auto ci andavano in lunghezza hanno fatto un media aritmetica o avranno preso delle auto a casaccio? Per esempio: una BMW corrisponde a due 500 e ½. Una Punto ad una 500 e 1/2 ecc...

Comunque non mi dilungherei più di tanto e lascio a chi di dovere le possibilità di replica e di suggerimenti. Io sono una semplice cittadina di poca intelligenza, scarsa cultura e insensibile.

In altri paesi, molto incivilmente, le baracche avrebbero preso fuoco inspiegabilmente e il giorno dopo sarebbe calato il silenzio.
In questa città che vorrei tanto credere illuminata e civile, invece, ci si infiamma per delle parole che continuano ad essere trasportate da un insopportabile eco o da un insopportabile ego. E poi perché infiammarsi tanto per la parola baracca? Mi pare ci sia nato pure Gesù Bambino!

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