La "ballata" delle ex

Chissà come e chissà perché nei giorni passati il mio fidanzato (oddio, come é antica questa parola!) mi ha raccontato di una sua ex fidanzata - in questo caso, visto che la storia risale ad un periodo quasi preistorico la parola fidanzato/a va benissimo.
Anche in questo caso, la mia passione nel sezionare, analizzare, catalogare ha preso il sopravvento. Durante il racconto non ho detto nulla, ma la sera mentre lavavo i denti alcuni dettagli che non collimavano mi sono venuti improvvisamente in mente.
A onor del vero, quello che sembrava frutto della leggerezza post adolescenziale si é poi trasformato nel corso della storia.
Il tipo prima scialbo si é poi trasformato nella ragazza più ambita. Una storia casuale si é trasformata anche quella nella storia di un ragazzo che desidera la ragazza ambita ma é timido e non vuole farsi avanti ecc.. ecc..
Comunque... nel discuterne la sera dopo ho capito che per i maschi le ex sono come quelle della poesia di Catalano (insomma, chiamare questa zozzeria poesia é un pò troppo, però spiega meglio quello che vorrei dire io):
Super Nova
... le ex fidanzate rimangono belle le incontri e son belle..

se hanno i capelli biondi
son più biondi di prima
se hanno gli occhi azzurri
son più occhi di allora...
...e la tua prossima donna
sarà una Super Nova
coi capelli rossi ......
Perché concordo? Perché ho cercato di portare il mio ragazzo a ragionare come ragiona una donna. Non c'é stato verso. Alcuni atteggiamenti di lei che a me sono sembrate manovre meschine per uscire a testa alta dalla delusione di venire mollata a lui sono sembrate deduzioni ingenue.
Incuriosita da ciò ho fatto un giro fra i forum e altre schifezze varie dove si parla di questioni di cuore.
Per tirarmi su da quegli sfoghi melensi ho fatto una cosa che non ho fatto mai. Ho bevuto un caffé amaro. Il caffé continua a farmi schifo però quei forum mi hanno confermato la teoria della poesia.
Perché agli occhi del mio ragazzo io sono fredda e calcolatrice e lei risulta un'ingenua?
Fosse stato il mio migliore amico o un perfetto estraneo a farmi questa confidenza avrei pensato, analizzato e osservato nell'identico modo tutta quanta la storia, quindi non si tratta di gelosia.
Da parte mia non é stato un insulso gesto per screditare colei detentrice di così tanta ingenuità.
Dopo un'ora buona di domande poste da me e di risposte date da lui che hanno avuto l'effetto di farmi porre altre domande ci ho rinunciato.
Basta! non me ne frega niente di capire perché. Di una sola cosa sono arcisicura. Non voglio sapere più nulla delle storie passate di chiunque. Fatti loro. Chiusa tutta la storia. Finita l'indagine.
Però sarebbe stato carino da parte del mio antichissimo fidanzato rispondermi, quando gli ho chiesto se al posto di lei ci fossi stata io: "Io una come te non l'avrei mai lasciata".
Insomma, io non l'avrei mai bevuta, ma essere paraculi a volte fa bene alle storie anche a quelle dove la protagonista sono io, scarsamente romantica, per niente gelosa, per nulla possessiva e piena di quell'orgoglio che non mi farebbe mai screditare l'altro se mi mollasse.
Che cavolo! un complimento ogni tanto, sentirsi speciali per qualcuno, sarò pure un maschiaccio, ma ho anche io la mia vanità femminile.

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