Quel diavoletto di Cartesio !!!


E’ proprio vero che l’Italia è la patria che dà i natali a molti geni. La cosa negativa è che i migliori vanno all’estero, nel paese natio rimangono quelli che si occupano delle statistiche.
Io odio le statistiche, le trovo una perdita di tempo. Soprattutto perché la maggior parte delle statistiche riguardano argomenti dei quali potremmo fare volentieri a meno.
L’ultima indagine-ricerca riguarda l’assenteismo degli statali che risulta quattro volte maggiore di quello degli impiegati nel privato. Mi chiedo se sia necessario spiegarne il motivo. E’ tutto così chiaro che ci arriverebbe anche l’ultimo dei somari, che sicuramente, grazie a come vanno le cose qui sarà sicuramente un impiegato statale …
Un esempio di assenteisti è rappresentato dalle insegnanti donne. Tutte le mie amiche insegnanti hanno avuto gravidanze difficili salvo poi passare le giornate in giro per negozi, da mammà o spaparanzate sul divano a stilare la lista dei regali per il moccioso in arrivo. L’ultima ha addirittura ammesso che non appena ha saputo di essere incinta é andata dal medico a farsi fare un bel certificato di gravidanza a rischio perché non se la sentiva di passare mesi a contatto con tutti quei ragazzi portatori di microbi. La cosa peggiore è che lo ha raccontato a me, dipendente del privato che secondo lei gli unici virus ai quali sono esposta sono quelli del computer.
Fossi in lei e in tutte quelle che si comportano in modo onesto come lei, lo andrei a confessare a tutte quelle donne che non hanno un contratto di lavoro serio, che lavorano in fabbrica, che non sanno cosa siano le ferie e i giorni di permesso, le malattie retribuite e se hanno il pancione se lo tengono fino al nono mese continuando a lavorare, sperando che chi comanda, vedendole in quello stato non decida, e non per il loro interesse, di mandarle a casa per un periodo di riposo, quello sì, a tempo indeterminato.
Mi è capitato un po’ di tempo fa di spedire un curriculum ad una nota azienda locale. Sono stata contattata e ho superato i tre colloqui previsti. Avevo deciso di accettare perché la paga era buona, il contratto serio e il ruolo da ricoprire mi interessava molto. Il motivo per il quale mi sono tirata indietro è stata la domanda posta dall’amministratore unico. Domanda tipica da maschilista che vorrebbe la moglie sempre incinta e la dipendente sterile come radici secche: Lei è sposata? Pensa di avere figli entro breve termine?
Che io stia alla maternità come Federico Moccia sta alla letteratura è risaputo, ma sono comunque una donna e in quanto tale mi sento offesa se vengo valutata in base ai miei tempi riproduttivi piuttosto che secondo le mie capacità. L’ho detto a quell’idiota e sono ancora qui dove almeno una mia eventuale quanto remota gravidanza verrebbe vista in un’ottica migliore.
Un altro assenteista, astuto come l’arsenio Lupin è un mio vicino di casa. Non pago di ricoprire un posto ottenuto tramite raccomandazione e per il quale non aveva nemmeno il titolo adatto, si mette d’accordo con un paio di colleghi. Si assentano a turno e quelli che rimangono a lavorare timbrano anche per quello che in quel momento è assente. Straordinari compresi. Nel frattempo quello assente se la spassa in giro, soprattutto il mio vicino. Se l’anno prossimo vi capita di andare al motor show di Bologna, state sicuri che lo trovate li, così come lo troverete presente sul tesserino dell’azienda per il quale lavora. Sarà che avrà il dono dell’ubiquità? Roba delle migliori magie di Harry Potter.
Quanti altri assenteisti conosco? Tanti, troppi direi. E credo proprio che tanta altra gente conosca tanti, troppi assenteisti. Non è che adesso essere a conoscenza della percentuale delle assenze per categoria di impiego cambi la situazione. Il problema è sempre il solito, si parla, si grida allo scandalo e poi si stende sopra al polverone un bel tappeto per coprire la sozzura.
Oggi le prime pagine dei giornali erano dedicate alla diatriba scienziati-papa.
Non è che me la senta di dare torto agli scienziati e a quelli che si oppongono all’intervento del papa.
Sono convinta che una mente aperta, veramente aperta, debba soprattutto rispettare le opinioni diverse dalle proprie, senza scadere nei turpiloqui, nelle offese, nelle minacce.
Credo pure che l’intervento del papa sia abbastanza fuori luogo. E’ stato lui a considerare giusto il processo a Galileo perché le prove scientifiche portate da Galileo per giustificare la sua tesi erano poco convincenti e contraddicevano le sacre scritture portando a delle conseguenze etiche e a possibili contrasti sociali. Penso sia un’affermazione degna di un uomo illuminato quanto lo erano i membri della santa inquisizione durante il medio evo.

Suggerirei alla chiesa di abolire nei libri di testo, se qualcuno non lo ha già fatto, l'esperimento del Diavoletto di Cartesio. Insomma, io ci sento odore di zolfo!
Da quando in qua le sacre scritture sono trattati di scienza? Perché si deve necessariamente accettare che la Chiesa metta il becco, il naso in cose che non sono di sua competenza? Compie già troppi sforzi per cercare, inutilmente, di salvare le anime. Credo sia il caso che inizi da se stessa una rivoluzione, un rinnovamento, un apertura verso l’esterno. Che la smetta di stare accentrata nelle sue posizioni vecchie di mille anni.
Io vorrei una scuola laica, la religione si professa nelle chiese, negli oratori e auspicherei che anche in questi luoghi chiamati “casa del Signore” si smettesse di dispensare idee bigotte e oscurantiste.
Ora, non è che io ami tanto il papa, il vaticano e tutto quell’apparato che non mi sembra proprio sia il ponte che collega Dio con gli uomini. Mi piace immaginare un Dio diverso, come quello che si legge nel nuovo testamento, ma che sembra proprio la Chiesa abbia deciso di accantonare per risvegliare il Dio dell’Antico Testamento, un Dio vendicativo e permaloso che preferisce schiacciare i peccatori sotto la sua autorità divina come monito per non peccare più.
L’unico processo di rinnovamento che vedo fare alla Chiesa è quello dei passi indietro, mi sa che prima o poi si tornerà a recitare messa nelle catacombe mentre noi eretici verremo sbranati dai leoni nelle arene.

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