Luoghi comuni

E ti pareva! C’è una rissa nella parte alta della città (quella che gli abitanti della zona del centro commerciale considerano zona out) e i TG locali di concerto con i giornali locali le sparano più grosse del dovuto.
Ora, potrei fare un copia e incolla dei mega titoloni che i giornali locali hanno usato per informare i cittadini di una rissa accaduta sabato pomeriggio, ma evito di riscrivere quelle emerite idiozie. Potrei pure citare le frasi ad effetto dei TG locali, ma anche in questo caso dovrei prima assumere un antiemetico.
Del fatto me ne parlava proprio ieri una mia amica che ha casa (se vogliamo essere riduttivi, perché si tratta di un magnifico palazzo signorile) nelle vicinanze. Ciò che ha raccontato non somiglia neppure lontanamente a quello che ho ascoltato al TG o a quello che ho letto sui giornali. Passi questo, passiamo pure sopra all’efficienza della polizia locale, passiamo sopra alle varie contraddizioni del racconto, ma le riprese, per carità di Dio, almeno quelle …
Chi si appresta a prendere la stradina oggetto della rissa, può pure rimanere favorevolmente colpito da alcuni scorci caratteristici e da alcuni palazzi molto belli. Cosa veniva fuori dalla riprese? Piena inquadratura su una finestra rotta e impolverata (di una casetta abbandonata), altra inquadratura su una scritta che qualcuno ha fatto sul muro di una casa, inquadratura di vecchia con scialle nero e scarpe correttive da ordinanza che ingobbita dall’età e dal sacchetto della spesa guardava curiosa i presenti.
Queste erano le inquadrature prese per raccontare il fatto.
Seconda parte: Inquadratura della stazione di Polizia, primo piano sull’insegna, sulle strade larghe e pulite e su una scalinata (sarà un messaggio occulto? Le scale che conducono al paradiso?) boh.
Insomma, alla fine, chi non conosce il paese o chi non ha mai visitato la parte alta della città è autorizzato a pensare che questa altro non è che una zona di degrado, piena di bande assassine e criminali come se strade strette, vetri rotti o murales siano una sua prerogativa.
La mia amica vedendo la ripresa si è messa ridere e mi ha chiesto come mai mi scaldassi tanto. Mi ha suggerito di riderci sopra.
Non mi va più di riderci sopra. Un nostro collega qualche settimana fa ci ha chiesto come facevamo a vivere e muoverci di sera in questa parte di città che è un covo di criminali.
Mi chiedo come faccio a sorridere di questo. Non posso giustificare tutto con l’ignoranza dell’interlocutore. Come lui ce ne sono a migliaia. Mi sa che stanotte provvedo a riempire le strade di spazzatura e facciamo Napoli due .
Forse, abituata come sono, a vivere fra assassini, spacciatori, ladri, nullafacenti, estorsori non riesco a vedere i difetti del posto.
Stamattina, recandomi al lavoro in quella che viene definita zona commerciale, ho iniziato a benedire tutte le strade in salita piene di buche o di frecce obbligatorie che annunciano lavoretti in corso, di camion parcheggiati a destra e a manca per il carico e scarico merci. (Ringrazio per il divertentissimo slalom che mi tocca fare, quasi, quasi suggerisco all’amministrazione di farci pagare il biglietto perché sembra di stare all’autoscontro).
Ho pure arricchito il mio bagaglio culturale perché mentre ero in coda ho potuto bearmi dei bei graffiti sui palazzi. Sono venuta a conoscenza grazie ad alcune scritte sui muri che Pippo è gay e che Elena usa elargire le proprie grazie ogni pomeriggio e sera e tutto il giorno nei week-end.
Ieri sera mi è capitato di andare in un posto e rimanere seduta vicino ad un finestrone che dava sul corso. Semplicemente magnifico, darei qualunque cosa perché il mio ufficio potesse trasferirsi in un luogo del genere. Invece mi devo accontentare di stare seduta in una stanza con vista su un budello di calcestruzzo.

Ecco cosa vedo dalla mia finestra, con annessa luce del neon:
Del cielo solo una striscia e per vederlo devo inclinare la testa di 180 gradi. Il prezzo dell’immobile è stratosferico. Io sarò l’unica babbea che non ci andrebbe a vivere nemmeno se mi venisse regalato.
Almeno da casa dei miei, la mattina vedo spuntare il sole e se c'é la luna piena mi si riflette sul pavimento. Spesso sui fili del bucato si posano i gufi e le cornacchie picchiettano con il becco sui vetri. E' capitato che sia entrato pure un serpentello di circa un metro, ma sono gli inconvenienti di chi si gode un bel panorama. In fondo sempre meglio la visita di un rettile innocuo delle parole che escono fuori dalla bocca di certe serpi di mia conoscenza.

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