Sono tornata in campo dopo un riposo forzato di sette giorni. Mi sento ancora uno straccio, ma se non mi rimetto in carreggiata rischio l'esaurimento. Mi vogliono tutti così bene qui dentro che hanno deciso di lasciare tutto come ho lasciato: una grossa montagna di cose da fare. Evviva.
Comunque sono convinta che sia meglio impazzire qui dentro piuttosto che rimanere ferma e immobile a casa in attesa che il tempo passi. Avessi almeno potuto leggere... di guardare la TV non se ne parla. Ci ho provato, ma mi sono scoraggiata subito.
Ho fatto conoscenza con i ragazzi del grande fratello, mio malgrado. Ho imparato una nuova forma di linguaggio da una concorrente. Se mi capiterà di dover dire di aver abbassato la guardia userò questa bellissima frase: "Ho tolto il paletto della mia attenzione per passeggiare nel campo altrui, ma subito hanno sconfinato e hanno devastato il mio giardino. Ho riattaccato il paletto e ci rimango ben stretta". Avrei voluto prendere altri appunti, ma il mal di testa me lo ha impedito. Comunque le discussioni sono su questi livelli. Ma perché poi piangono sempre? Mi pare siano andati di loro iniziativa. Ma quelli che vivono già fuori casa dei genitori, quando si sentono per telefono, piangono come fanno davanti le telecamere? Non posso farci niente, odio i piagnoni e chi si ostina a dire che lì dentro é tutto amplificato. Boh.
Intanto, non é che il resto della TV proprini cose interessanti. Se si esclude la mattina presto Minoli su Rai Tre poi va tutto a ramengo. Per gli appassionati dei telefilm americani, la mattina posso suggerire rete quattro, polizieschi a non finire. Per i palati più sopraffini hanno riesumato su La 7 il commissario Scali. Roba che vedevo io quando andavo alle medie.
Ma il peggio lo si scopre il primo pomeriggio. Tanto varrebbe che passassero qualche commedia all'italiana, con Vitali che fa Pierino, ma é impegnato a piagnucolare da Cucuzza, dopo aver piagnucolato da Costanzo, perché non gli affidano un ruolo da anni. I nip (gli sconosciuti) vanno a piangere dalla D'Eusanio.
E io, io dove vado a piangere vedendo tutte queste schifezze?
Con un paio di giorni di anticipo ho fatto ritorno fra i miei adorati ingegneri che sembra fossero in attesa di risentirmi. Io un pò meno, molto meno, lo ammetto. Però non ho il tempo di annoiarmi. Ma sarà un bene?

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