Lo scettro della democrazia
La provincia di Ragusa ha poche, per non dire nulle, possibilità di rappresentanza nel parlamento nazionale.
Ho letto le liste elettorali del PD, pubblicate sul Corriere della Sera, ieri, e mi sono chiesta dove e quale fosse la componente di novità e democrazia tanto decantata dal PD.
A parte la mancanza di esponenti validi appartenenti alla provincia di Ragusa (discorso dal quale mi tiro volentieri fuori data la mia scarsa conoscenza delle personalità di spicco e non della provincia) mi sono ritrovata il nome della moglie di Fassino candidata in Sicilia. Per dirla alla Di Pietro: ma che ci azzecca?
La Finocchiaro è presente sia in Emilia Romagna che in Sicilia ed in Sicilia la lotta contro il centro destra dovrebbe essere abbastanza dura considerata la particolare propensione alle simpatie di destra della regione. Non sarebbe stato meglio che dedicasse tutte le sue forze a questo scopo?
Grazie a ciò mi tocca ascoltare nei TG locali le proposte dell’onorevole Drago e del suo delfino Torchi. Entrambi si propongono come candidati non del loro partito, ma di tutti quelli che vedono in loro i giusti rappresentanti della provincia di Ragusa.
Non è stato difficile per loro cogliere la palla al balzo. Data la situazione molti sceglieranno di appoggiare un candidato locale indipendentemente dalla suo colore politico.
Velata di nefaste profezie è la dichiarazione di Torchi quando ha detto che desidera porre a servizio dei cittadini la sua esperienza maturata negli anni grazie a Drago. I suoi insegnamenti politici mi lasciano perplessa.
Che fine hanno fatto i buoni propositi, le aperture del partito politico verso la gente comune. Non mi importa della presenza o meno di donne nelle liste elettorali. Mi importa che ci sia gente valida, che sia disposta ad impegnarsi per rappresentare degnamente la città nel quale vivo. Sono stanca del riciclo di nomi, della presenza delle mogli, dei fratelli, dei cugini e dei figli dei cari amici. Quando e come si intende cambiare?
Ancora me lo chiedo e spero che qualcuno mi sappia dare una risposta.
Che bella figura ancora prima di iniziare! Le lamentele (purtroppo giuste) dei radicali, il discutibile metodo adottato nella scelta dei nomi, compromessi, inciuci.
Questo sì che porterà acqua al mulino del PD!!! Capisco la fretta , non conosco tutte le ragioni che hanno portato a questo. Ma sono una cittadina comune e in quanto tale non vedo e non saprò mai quello che si nasconde dietro. Leggo e commento i fatti che accadano. E se mi indigno io, quanti altri che hanno riposto fiducia in questo nuovo partito si indigneranno?
Così non comincia bene e ad una perfezionista come me non piace partire con il piede sbagliato.
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