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Mi sono stancata di reggere la volta celeste, soprattutto perché è abitata da costellazioni a me poco simpatiche. Sono amareggiata e delusa, stanca e demotivata.La Sicilia ha dato il meglio di se in queste elezioni. Avevo ragione, non era scoramento quello che si avvertiva in giro, la verità è che la maggior parte della gente non desidera che le cose cambino. Per qualcuno è preferibile rimanere impantanati nelle sabbie mobili di una politica malata, che dà se prende, altrimenti non si muove foglia. Mi vergogno enormemente di essere siciliana in questo momento. Il risultato ha dato ragione a coloro che ci vedono come il fumo negli occhi, sanguisughe. Come difendersi da questa accusa? Non parlo dei nomi dei politici locali che sono stati eletti perché dovrei usare parole poco adatte ad una ragazza. Comunque sia andata, stavolta non sono rimasta con le mani in mano: ho cercato di cambiare le cose, mi sono fatta avanti, ho discusso e cercato di prospettare un’alternativa. Sono stata brava a gestire gli argomenti a mio vantaggio. Con qualcuno è servito, con altri no, però stavolta non sono rimasta in disparte e di questo sono contenta.Il piccolo grande Silvio è tornato (ma quando mai è andato via?) In ufficio sono ancora da sola, sempre più incasinata. Il comandante di zona che dovrebbe darmi l’autorizzazione per visitare il faro è a casa fino a questo fine settimana, una persona a me cara è in ospedale da troppo tempo perché nascono sempre ulteriori complicazioni, un’altra non la sento da tanto e mi manca perché era una dei pochi con cui parlare era facile e spontaneo. E’ un momento NO. Vorrei solo poter avere un po’ di tempo per me, ma a quanto pare mi retrocedo da sola in secondo se non addirittura in terzo piano. Unica nota positiva? Aumenterà il mio nucleo familiare. No, non mi sposo, né aspetto marmocchi. Ho deciso di regalarmi un cane, varcheremo assieme la soglia di casa mia come due novelli sposi, ma sarò io a tenerlo in braccio!