Non sono Betty Boop


… Noi riposiamo, e un sogno ha la potenza di avvelenarci il sonno.
Ci alziamo, e un pensiero errante può inquinare il giorno.
Sentiamo, concepiamo o ragioniamo, ridiamo o piangiamo,
ci disperiamo, o gettiamo via ogni affanno:
è tutto uguale! Sia una gioia o un dolore…
( La Mutevolezza - Shelley)
Nel momento di operare una scelta, prendere una decisione, si dovrebbe essere imparziali, ma è difficile esserlo. Tante cose concorrono ad influenzarci e confonderci.
Nel mio piccolo cerco di essere il più imparziale possibile, anche a costo di compiere scelte poco popolari, ma vedo che non per tutti è così.
Io non sono la mosca bianca, una martire da venerare come buon esempio di condotta. Cerco di mettere in pratica con gli altri gli stessi valori che pretenderei gli altri mettessero in pratica con me: il rispetto, la coerenza, la lealtà e la sincerità.
Per qualcuno tutto è dovuto. Non deve compiere alcuno sforzo, impegnarsi in fatiche da ercole. Tutto scorre lieve, nessuna goccia esce dal vaso perché qualcuno o qualcosa sembra abbia lavorato al posto suo. Questo qualcuno appartiene alla categoria dei privilegiati. Non è un suo merito, ma una questione di fortuna. Io non aspiro ad essere l’essere più fortunato di questa terra. Gradirei solamente che mi si lasciasse in pace, che si smettesse di calpestare il campo che ho faticosamente seminato.
Quello è il mio campo e poco dovrebbe importare cosa abbia piantato. Potrebbe essere un campo di fragole rosse o di maleodoranti cavoli, ma nessuno mai dovrebbe avere l’ardire di metterci piede dentro.
Eppure … succede.
Capita spesso che le persone baciate dalla fortuna siano le stesse che si comportano da arroganti, come se la loro vita facile dovesse necessariamente essere direttamente proporzionale ai problemi di chi è meno fortunato di loro. Per ogni Gastone deve corrispondere un Paperino!
Ed a proposito di Gastone, le persone arroganti che sopporto di meno sono quelle che nascondono la loro arroganza dietro un bel sorriso o un battito di ciglia ammalianti.
Io non sono Betty Boop, se batto le ciglia lo faccio per mettere a fuoco gli oggetti lontani perché sono miope e di sorridere non se ne parla, non mi viene bene per nulla.
Mi piacerebbe riuscire ad avere un sorriso di quelli che sembrano illuminare il viso, di quelli accattivanti. Se possedessi questo dono lo sfrutterei per ottenere quello che voglio come riesce a farlo benissimo qualcuno di mia conoscenza?
Forse sì, forse no. So di certo che se provassi ad accennare un sorriso accattivante sembrerei in preda ad una paresi facciale raggiungendo non lo scopo prefissato, ma l’ospedale, accompagnata forse dalla persona allarmata a cui il sorriso era diretto.
Trovo inutili i consigli sulla necessità di essere per prima cosa belli dentro. La bellezza non sarà di certo duratura, ma finché dura aiuta eccome!
Di sicuro mi aiuterebbe con qualcuno così interessato a fare presa su qualcun altro da non accorgersi di stare assumendo comportamenti al limite della cafonaggine.
Mi aiuterebbe pure qui dentro dove hanno mandato in vacanza la collaborazione.
Effettivamente la collaborazione è andata veramente in vacanza.
La mia compagna di stanza parte. Va in crociera, beata lei. Anche io vado in crociera. Lo faccio ogni giorno
Salgo su questa nave e prima di salpare mi assale la nausea. Hai voglia ad ingoiare le compressine contro il mal da viaggio . . .
Effettivamente é una bella nave da crociera: comoda, sicura, arredata con gusto. Peccato sia costretta a rimanere nella stiva quando io saprei e vorrei tenere in mano il timone.

Commenti

  1. Tu non avrai il sorriso di betty boop ma hai il dono di saper scrivere.
    Complimenti !
    Anche io ho un blog, vieni a trovarmi.

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