La Buona Educazione

Adoro alzarmi presto la mattina. Ogni azione sembra rallentata. Mi piace la colazione al bar, fare a piedi il tratto di strada fino al giornalaio, sfogliare il quotidiano, vedere se nella vetrina della libreria ancora chiusa hanno esposto qualche libro che mi interessa. Sono gesti quotidiani che compio quasi sempre nello stesso ordine. Ma se cercassi di fare le stesse cose solamente mezz’ora più tardi tutto si trasformerebbe in una scenda da film western o peggio ancora in una pubblicità anni sessanta della carne Montana. La stessa pubblicità che ripropongono ogni volta che si parla del Carosello e che io ho imparato a memoria:
Quaggiù nel Montana, tra mandrie e cow boy C’è sempre qualcuno di troppo fra noi. Black Jack va girando, dicendo a gran voce Che vuol farmi fare un cappotto di noce. Ma quando mi vede, quel cane ramingo Si mette giù a cuccia e fa bene: son Gringo.
Se mi capita di fare tardi, la scena è sempre la stessa: automobilisti nervosi che non rispettano le precedenze e spesso nemmeno i pedoni. Clacson strombazzanti, gestacci e "complimenti" verso chi cerca di essere rispettoso delle più basilari forme di civiltà.
Quello che mi colpisce è che tutto avviene proprio di fronte al comando dei Vigili Urbani che mi chiedo dove stiano, magari sono disseminati altrove e come accade sempre, mai dove dovrebbero stare. A volte desidererei vestire i panni del Giustiziere del Traffico Cittadino. Odio gli incivili, l’incuria che dimostra la gente verso le cose pubbliche.
Ci vorrebbe una figura che prestasse attenzione affinché la gente rispetti le regole. Pena? Non un’ammenda in denaro. Manderei chi infrange le regole a scuola di buona educazione oltre ad un po’ di volontariato e di pulizia delle strade e dei servizi igienici pubblici (che ci scommetto saranno puliti visto che molti preferiscono le vie secondarie per soddisfare i propri bisognini).
Qualcuno mi dirà che ci sono problemi più importanti dei quali occuparci. Non la penso così. Se si vuole una città vivibile, anche questo è un punto importante che bisognerebbe sviluppare. Perché non si riesce mai a fare una coda ordinata ai supermercati, alle poste o in qualunque altro posto dove bisogna attendere? Perché le sale d’aspetto di un ospedale spesso somigliano a taverne di un porto? Perché mai dovrei fare finta di nulla se un cafone mi ruba il parcheggio e se mi ribello mi insulta? Perché mi viene suggerito di farmi i fatti miei se mi ribello quando vedo qualcuno usare le aree di sosta riservate ai portatori di handicap? Questi sono fatti miei perché io vivo in questa città. Io rispetto casa mia eppure ne sono la padrona, perché mai devo maltrattare un luogo pubblico? Ne dovrei avere ancora più rispetto perché non è solo mio, ma devo condividerlo con altri.
Questo sono piccole regole di buona educazione che ogni mamma o maestra cerca di insegnare ai bambini. Dovrei stupirmi di trovare bambini maleducati quando i grandi sono primi nella classifica della maleducazione?Magari risaneranno il bilancio, la città verrà amministrata con saggezza, ma la gente maleducata continuerà ad esserlo anche vivendo in una città migliore e cosa peggiore anche dentro il Palazzo di Città.

Commenti

Post più popolari