S-Coordinamenti
Quest’anno non avrò la mia solita settimana di ferie dopo ferragosto. L’ho ceduta. Per correttezza, idiozia, sbadataggine? Poco importa visto che mi tocca prendere quella prima di ferragosto. Io odio andare per prima in ferie, mi tocca fare ritorno quando gli altri hanno ancora davanti un’intera settimana. Ho posto rimedio regalandomi l’ultima settimana di Agosto (nella speranza che non ci siano troppi mugugni).
Di riposo ne ho bisogno, ma non voglio passare 15 giorni fra nipoti e parenti. Spero finiscano i lavori a casa mia, almeno avrò un posto dove nessuno venga a disturbarmi. Stare per conto proprio, decidere come passare il tempo, dove andare e quando farlo mi risolleva il morale che, tanto per non smentirmi, è sempre più giù.
Ieri sera ero già di cattivo umore per motivi personali e la riunione alla quale ho partecipato mi ha dato il colpo di grazia. Il PD dovrebbe essere un partito di cittadini, aperto al dialogo, riformista. Purtroppo non penso sia così. Ieri sera, come ogni altra occasione di incontro, si è svolta fra le solite sviolinate, i soliti monologhi di qualcuno che parla per ore dicendo che vuole un partito aperto, ma che si apparta prima della riunione con i soliti compagni di merende e non degnando minimamente gli altri della sua attenzione (non che gli altri la vogliano, per carità). E non sono mancati i soliti mugugni, il senso di convenienza mascherato col senso etico, le solite frasi indisponenti e spocchiose. Solo chiacchiere e poi si torna a casa con il senso del nulla. Tutti contro tutti che cercano insieme di perseguire un obiettivo comune. Spero si voglia raggiungere l’obiettivo. A qualcuno piace solo parlarsi addosso. Avrebbe fatto meglio a prendere i voti: dal pulpito potrebbe illuminare le coscienze della gente. Tanto agisce già da prete: predica bene e razzola male.
Molti dimenticano che si tratta di una fase di costruzione, altri si affidano solo a ciò e dimenticano che bisogna avere fondamenta forti per reggere una struttura imponente. Il mio ruolo? Non ne ho. Ascolto, analizzo, mi formo una mia opinione, un mio pensiero. Mi piacerebbe lavorare per la mia città, dare un contributo, esprimere pareri, dare suggerimenti e non parlarmi addosso solo per sentire il suono della mia voce. Se questo è lo scopo della mia presenza credo che continuerò a non aprire bocca per un bel po’, finché la mia pazienza non si esaurirà e mi esibirò in una delle mie scene morettiane.
Di riposo ne ho bisogno, ma non voglio passare 15 giorni fra nipoti e parenti. Spero finiscano i lavori a casa mia, almeno avrò un posto dove nessuno venga a disturbarmi. Stare per conto proprio, decidere come passare il tempo, dove andare e quando farlo mi risolleva il morale che, tanto per non smentirmi, è sempre più giù.
Ieri sera ero già di cattivo umore per motivi personali e la riunione alla quale ho partecipato mi ha dato il colpo di grazia. Il PD dovrebbe essere un partito di cittadini, aperto al dialogo, riformista. Purtroppo non penso sia così. Ieri sera, come ogni altra occasione di incontro, si è svolta fra le solite sviolinate, i soliti monologhi di qualcuno che parla per ore dicendo che vuole un partito aperto, ma che si apparta prima della riunione con i soliti compagni di merende e non degnando minimamente gli altri della sua attenzione (non che gli altri la vogliano, per carità). E non sono mancati i soliti mugugni, il senso di convenienza mascherato col senso etico, le solite frasi indisponenti e spocchiose. Solo chiacchiere e poi si torna a casa con il senso del nulla. Tutti contro tutti che cercano insieme di perseguire un obiettivo comune. Spero si voglia raggiungere l’obiettivo. A qualcuno piace solo parlarsi addosso. Avrebbe fatto meglio a prendere i voti: dal pulpito potrebbe illuminare le coscienze della gente. Tanto agisce già da prete: predica bene e razzola male.
Molti dimenticano che si tratta di una fase di costruzione, altri si affidano solo a ciò e dimenticano che bisogna avere fondamenta forti per reggere una struttura imponente. Il mio ruolo? Non ne ho. Ascolto, analizzo, mi formo una mia opinione, un mio pensiero. Mi piacerebbe lavorare per la mia città, dare un contributo, esprimere pareri, dare suggerimenti e non parlarmi addosso solo per sentire il suono della mia voce. Se questo è lo scopo della mia presenza credo che continuerò a non aprire bocca per un bel po’, finché la mia pazienza non si esaurirà e mi esibirò in una delle mie scene morettiane.
spero la scena morettiana sarà ben documentata, a beneficio dei tuoi ammiratori (magari un bel video su youtube!)
RispondiEliminavicino