Chirurgo Celeste

Se ho mancato più o meno
Nel mio grande compito di felicità;
Se ho camminato tra la mia stirpe
Senza mostrare un chiaro volto mattutino;
Se lo splendore di felici occhi umani
Non m'ha commosso; se i cieli mattutini,
I libri, e il mio cibo, e la pioggia d'estate
Hanno battuto invano al mio cuore aggrondato: Signore, prendi il tuo più intenso piacere
E pugnala il mio spirito ancora ben desto;
Oppure, Signore, s'io tuttavia m'ostini oltre il segno,
Scegli tu allora, prima che lo spirito muoia,
Un dolore lancinante, un peccato che uccida, E trafiggi con essi il mio cuore già morto.
R.L. Stevenson

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