Uffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa


Peggiore della disperazione nel dolore è la quiete nella disperazione. In questo caso si continua a vivere lo stesso, ma nella più totale indifferenza. Come scriveva Vittorini in Conversazione in Sicilia: “per me stare con la mia ragazza, leggere un libro o sfogliare un dizionario era indifferente”.
Sto provando questa sensazione proprio sulla mia pelle e gli astratti furori sono sempre più astratti e diventa ogni giorno più difficile dare loro una direzione o una qualunque forma.
A volte vorrei tornare bambina. Ai bambini è concessa qualunque cosa, anche gli atti di maleducazione. Possono dire e fare cose strane e senza senso. Possono piangere e in una frazione di secondo scoppiare di gioia. Possono tirare calci alla gente che non gli piace, sbuffare, pestare i piedi per terra per ottenere quello che vogliono, fare i capricci, essere sgridati e poi perdonati, perché un bambino è un’anima pura, anche se non ne sarei poi così sicura. Penso che i bambini siano manipolatori abilissimi.
Intanto penso, sospiro, sbuffo, brontolo, aspetto, ma non spero più…

Commenti

  1. E' strano leggere la confusione che si ha dentro nelle parole di un'altra persona. Proprio ieri sera riflettevo su questo senso di non definizione,di limbo in cui niente emoziona.La volontà di uscirci c'è.

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