Eventi da dimenticare

Cosa rende diverso il mercato del giovedì e le bancarelle di marina di modica dalla Fiera della Contea?

Fino all’anno scorso non sarei stata capace di rispondere, ma, dopo sabato scorso posso e la risposta è: Tante Cose.

Queste”tante cose” vanno, però, a beneficio del mercatino del Giovedì.

Non sono una frequentatrice di mercati, né tanto meno di eventi fieristici. Sia perché mi manca il tempo, sia perché la calca mi innervosisce. Sabato scorso mi sono lasciata convincere. Anche in nome di quella leggerezza che ho decantato qualche giorno fa.

La visita alla fiera della contea è stata un mezzo disastro.

Se si va in questi luoghi con il fine di osservare la gente che ci va, allora si è sicuri di divertirsi. Se lo scopo è quello di trovare qualcosa di interessante, allora è meglio stare a casa e risparmiare il prezzo del biglietto.

Di bancarelle di bigiotteria se ne trovano di meglio e più fornite durante il mercato del giovedì o facendo una passeggiata al mare. Poi c’è il solito stand degli animali. Dove si trova di tutto. Miriadi di conigli costipati dentro una misera gabbietta, gechi rinsecchiti, cani isterici, uccellini e poveri rettili in agonia. Poi non mancano i soliti stand equo – solidali che dovrebbero venderti merce ad un prezzo triplo rispetto a quello che dovrebbe avere e gli stand del famoso elettrodomestico che tutto fa e tutto può:il fantomatico BIMBI (o come diavolo si scrive).

Quello che mi ha colpito di più è stato però notare uno stand che doveva darti tutte le indicazioni per una guida sicura quando a poche centinaia di metri, qualcuno, con delle grosse jeep, si divertiva a portar in giro i passanti su percorsi pericolosi (dune, montagnole, ostacoli) senza che questi indossassero la cintura di sicurezza e senza che venisse controllato il numero dei passeggeri.

Qualcuno ha rischiato di ribaltarsi, qualche altro si è beccato un bernoccolo. Però è stato piacevole assistere allo spettacolo gratuito che alcune oche ci hanno offerto. Gridavano a più non posso, eccitate per la paura e la difficoltà del percorso, tutte incelofanate nei loro pantaloni aderenti e cotonate al punto giusto. Quando il percorso è finito sono scese sbandando sui loro tacchi 20cm con lo sguardo perso nel vuoto, ma felici, veramente felici che pure quell’unico neurone che avevano in testa era schiattato per la paura.

Insomma, le contraddizioni di una città che vuole a tutti i costi portare avanti delle manifestazioni che non servono a nulla. Tanto valeva installare un parco giochi, un luna park, un centro equestre. Tutto fuorché queste inutili sconcezze.

A qualcuno sta andando alla grande, però: Ai venditori di panini. Vuoi per la fame, vuoi per disperazione, tutti hanno mangiato qualcosa. Cosa? Bé, a dire il vero erano semplici panini, ma a sentire ordinare la gente sembrava roba esotica: un golden black, un ambiurgher …. Tutto innaffiato da una buonissima birra Dreker.

AIUTO!

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