C'è qualcosa che non va

Il Rotary distribuisce etilometri ai ragazzi, la chiesa scomunica chi usa la pillola abortiva, un mio amico e collega sostiene che per i lavori più antipatici è meglio assumere dei diplomati che non possono aspirare a cose migliori come invece possono fare i laureati.
Ad una prima lettura non c’è nessun nesso fra le tre cose. Se a scriverle sono io, a sentirle o leggerle sono stata nuovamente io, allora il nesso esiste.
In tutte e tre i casi vi leggo un insano snobismo. I primi acquistano 5000 etilometri a loro spese e li distribuiscono volontariamente ai giovani per misurare il loro tasso alcolico. Sembrerebbero magnanimi, ma non lo sono. Vorrebbero salvaguardare i giovani. Questa è la vera intenzione? Non sarà che in quanto membri di un club di un certo spessore devono necessariamente inventarsi qualcosa di socialmente utile dietro il quale nasconde la vera verità? Qual è la vera verità? E’ un’associazione esclusiva ed esclusivista, composta da gente bene, ricca e snob che mai aprirebbe le porte del club a qualcuno solo perché ricco: costui deve avere un nome e un titolo. Provate a cercare un agricoltore con migliaia di euro nascosti sotto il materasso. Fatelo bussare alla porta del Rotary e fategli chiedere come associarsi. Pensate che lo accoglierebbero a braccia aperte? No.
Poi c’è la chiesa che continua a romperci le scatole con la sua dottrina e a lanciare anatemi a destra e a manca. Siate tutti maledetti: omosessuali, coppie di fatto, divorziati, fruitori della pillola abortiva ecc … Ravvedetevi o la chiesa vi scomunicherà.
Ma che sfiga! Quanto me ne importa! Sono credente ( a tratti ), ma della istituzione ecclesiastica non me ne può fregare di meno. Comunque, prima o poi faranno un altro Giubileo e i peccatori, pagando, potranno espiare i peccati e magari porteranno a casa un bel barattolino di aria santa.
Infine il collega. Colui che proprio perché laureato mi chiedo cosa faccia dietro ad una scrivania a fare quello che faccio io! Io non posso aspirare a nulla perché posseggo un diploma, per giunta rilasciato da un istituto tecnico. Lui no. Possiede una laurea. Un titolo, una professione per la quale esiste pure un Ordine. Cosa ci farà mai qui? La verità è che non solo fuori c’è il nulla, ma è pure comodo non scomodarsi. Tanto chi ha la vita facile e le conoscenze giuste navigherà senza accendere i motori, sfruttando la forza dei venti e delle correnti, approdando giusto lì, sul punto che aveva segnato sulla carta nautica.
Alla fine, la massima dell’autista Fairchild nel film Sabrina è giusta:
Io vedo la vita come una limousine. Anche se ci viaggiamo assieme, ognuno di noi ha il proprio posto: c'è un sedile anteriore, uno posteriore e un finestrino in mezzo”.
NB: Cercavo su You Tube, ieri a mezzogiorno, pezzi del film e ieri sera l’ho trovato su Rai Tre! Un'altra volta io, il caso e i miei desideri.

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