Cappelli


Una casa diventa la propria quando si appende all’attaccapanni un bel cappello. Come ho fatto io qualche giorno fa. Casa continua a farmi disperare, ma quel cappello le ha dato un tocco in più. Come se questa casa fosse diventata definitivamente mia (in barba al mutuo e alle spese di ristrutturazione) e io definitivamente l’avessi scelta come tale.Si sa, comunque, che spirito libero quale sono, la mia casa ideale dovrebbe essere una casa volante. Potrei spostarmi per il mondo senza rinunciare a cose alle quali tengo tanto.Mancano pochi giorni alle vacanze estive e per la prima volta in vita mia sto cancellando i giorni sul calendario. Una ics su ogni giorno passato e un bel cerchiolino verde sulla data che rappresenta la mia meta: la fuga da qui. Per soli 16 giorni, ma è già qualcosa.Sì è vero, bisognerebbe avere un’idea, ma dopo aver partorito un’idea mi chiedo dove stiano di casa i fondi necessari a trasformarla in realtà.Mettiamo che io abbia il pallino dei libri e volessi aprire una biblioteca privata piena zeppa di volumi interessanti. Idea destinata a morire prima di prendere forma definitiva, ma mettiamo il caso che volessi trasformarla in realtà. Il mio amico sostiene che la maggior parte della gente che fa il dipendente è un mediocre. Concordo, ma fino ad un certo punto. Si possono avere grandi idee, ma se non hai le spalle ben protette come quelle del mio amico le idee possono pure essere grandi, ma non prenderanno mai forma.Alla fine servono sempre le solite cose per andare avanti: avere mamma e papà che ti mantengono fino a 40 anni, avere parenti diretti e indiretti che ti coprono le spalle e poi, ma solo poi, avere una minima dose di capacità e di questi tempi la dose richiesta è proprio minima.Giochiamo a fare i grandi imprenditori? Bene, prendiamo uno che manovra le file dei burattini. Compriamo i burattini dagli amici del burattinaio. A qualche burattino incapace diamo in mano il potere e si crederà capace di conquistare il mondo. Ma un conto è giocare. Ci si stufa e si molla tutto senza patemi d’animo. Quando si considera la realtà un gioco, allora è il caso di allarmarsi. Intanto chi pensa di giocare non si stancherà facilmente perché il potere inebria e anche perché chi detiene il potere è quasi sempre un inetto e incosciente delle sue carenze intellettuali e scarse doti da leader .

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