Cambiare direzione

Oggi ho ricevuto il primo complimento della giornata. Sono un lupo! Per carità, è un animale bellissimo, misterioso, solitario, altero, elegante, ma …. i lupi vivono in branchi ed io sto per i fatti miei, quindi non mi pare di essere proprio un lupo. Se poi vogliamo fare un’altra sottolineatura, la lupa (perché io sono una femminuccia, ha avuto l’onore di allattare Romolo e Remo e non tutta la marmaglia romana.
Il complimento l’ho ricevuto perché mi sono rifiutata, per l’ennesima volta, di partecipare ai festeggiamenti di compleanno di una collega. Ora, siccome non è mia usanza essere ipocrita posso dirne i motivi. Primo: quella collega mi dà inspiegabilmente ai nervi e in un momento nel quale dovrei stare tranquilla e serena, suonare i nervi a corde di violino non è consigliabile. Secondo: Non sopporto le pubbliche relazioni fatte a vuoto. Nel senso che se tu non mi rispetti in quanto persona o collega o sottoposta non mi va di brindare e ridere solo perché è un momento di festa. Anche le risate e i divertimenti per me sono sacri e vanno condivisi con le persone che mi sono care o anche con perfetti estranei, l’importante non ci siano ipocrisie di fondo.
Ma che parlo a fare, ormai l’etichetta della misantropa me l’hanno affibbiata. Fra un po’ indosserò un giaccone lungo e nero, mi farò accompagnare da un cane randagio rinsecchito che cammina radente al muro e con la testa bassa. Resterò tutto il giorno in casa, su una poltrona di stoffa logora a mangiare dolcetti e con il telecomando in mano: unico mio legame con il mondo in quanto se mi rompo le scatole posso cambiare canale o premere OFF.
Ecco a cosa è servito spendere anni qui dentro, ad essere considerata un lupo. In quanto tale, mi do una scrollata e mi preparo per tornare nella mia tana, ehm … casa. AUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!