Paucis Absolvo .... Amen

Ennò .... Io non ci credo ai buonismi, alle seconde opportunità. Soprattutto quando per noia, strafottaggine, per non usare parole più incisive, si decida di vivere come parassiti. Tanto c'é la povera mamma che con il lavoro ti passa la paghetta mensile che puoi spendere in tutti i buchi che vuoi (anche in bottiglie di liquori, birre, acidi, polveri varie, tanto non cambia). Così puoi passare tutte le tue giornate in ozio, seduto su una panchina oppure sostare sull'uscio della porta del bar a parlare con tutti, fumando e aspettando che il tempo passi. Gente così mi fa rabbia e me ne fa altrettanta quella che non si buca, non beve, ma ozia comunque aspettando chissà cosa e chissà da chi.
Che poi un ex tossico o un tossico che per non bucarsi ricorre al metadone, ma tutto questo non ha importanza, occupi un posto in una struttura pubblica, mi spiace, non é razzismo, non é cattiveria, ma proprio non ne vedo il nesso. Come non vedo di buon occhio le addette alla reception che invece di dare informazioni o fare attenzione alla gente che passa, occupa il tempo a parlare di cosa ha fatto la sera precendente, sbracate sulle sedie a ridere. Come non vedo di buon occhio, il mio ex vicino di casa che si organizza con i colleghi per chi deve andare al lavoro e timbrare il cartellino, tanto lì i controlli sono rari come la neve qui in città. Che poi io abbia visto il tossico e me la sia presa per questo, non significa che sono padana, razzista o altro. Per favore, se essere di sinistra bisogna solo accettare tutto quello che é contro la normalità e le regole, allora io non lo sono mai stata. Non mi piacciono i capelloni, quelli con i capelli rasta e le scarpe rotte (ma scarpe di marca). Non penso che per protestare debba per forza puzzare o farmi le canne. Non penso che essere tolleranti significhi accettare tutto quello che é diverso, siano comportamenti o etnie o religioni. Posso avere amici tossici, ma non per questo dire che essere tossico é normale. Posso frequentare dei rom, ma non giustificare un rom che ruba o peggio violenta e uccide, così come non lo faccio con la gente che appartiene alla mia stessa razza.
Alla fine, evito di parlare di queste cose, perché volenti o nolenti si scade nei luoghi comuni, in frasi fatte, nel piattume. E comunque fare del sarcasmo o dell'ironia su una situazione anomala, non significa essere intolleranti o affiliati alla setta di Alberto da Giussano. Non sono stata battezzata con l'acqua del dio Pò e non vesto di verde, è un colore che mi sta male.
Ogni giorno ascolto battute sui gay e non mi pare che qualcuno si indigni. Io invece non ci rido mai su e mai dico cretinate su di loro. Anzi, le barzellette non mi fanno ridere per niente.
Comunque sia, poco importa. E non mi va nemmeno di dare giustificazioni su parole che ho messo nel mio blog, quindi il mio spazio. C'é gente che possiede dei giornali per dire le cose che gli conviene che vengano dette. Io non aspiro a tanto, né potrei mai.
Forse mi sono sfogata un pochino troppo, ma se si hanno troppi rospi nello stomaco bisogna per forza sputarne uno ogni tanto.

Commenti

Post più popolari