Pensieri pre-autunnali

Sì, anche il mio stallo metaforico si é trasformato in pesantezza fisica. Peso poco, ma mi sento gambe braccia pesanti e se non fossi costretta a mantenere un contegno le trascinerei come fanno gli ubriachi. Magari dipenderà dal fatto che ho deciso di non lottare più, l'adrenalina é calata e adesso avverto tutta la stanchezza. E' capitato di sentirmi così qualche anno fa, ma proprio nel momento dell'arresa, ho raggiunto l'obiettivo. Stavolta sarà così? Non penso, anche se l'obiettivo raggiunto sembrava praticamente impossibile.
Ho bisogno di pensare solamente a me stessa e a tale scopo devo abbandonare anche le aspirazioni e e le cose che mi stanno più care. Devo convincermi che le lancette dell'orologio non possono andare indietro e che devo curarmi del presente. Questo mi porterà ad essere più malinconica del solito, ma quanto é dolce lasciarsi cullare dalla malinconia, invece la gioia é solo frastuono.
Se solo questo caldo decidesse di andare via. Aspetto il mio Autunno, come nel Cantico dei Cantici la sposa aspetta lo sposo (perché mai il contrario).
Se fossi di natura romantica-sentimentale, questo sarebbe il momento giusto per comprare romanzi d'amore e arredare casa di fiocchi e merletti. Se fossi stata romantica e sentimentale di sicuro soffrirei meno di adesso.
Mi sento come un panno appeso ad asciugare. Ed ho stranamente sonno, evento raro se consideriamo la mia propensione a stare sempre vigile e sveglia.
Forse la vecchiaia arriva prima di quanto si pensi. Me ne accorgo ascoltando i discorsi dei ventenni che mi sembrano quasi tutti vuoti e privi di significato e non ricordo neppure quando ero come loro, anche se, quando ero come loro non avevo tempo di fare la spensierata, lottavo già contro i mulini a vento, ma senza cavallo e sancho panza.

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