Nuovi Orizzonti
Dopo lunghi ed estenuanti anni passati a chiedermi il perché non andasse come doveva andare, dopo le mille domande poste alle quali non ho mai ricevuto risposta, dopo atteggiamenti masochistici sono riuscita a cambiare atteggiamento. Un mattina di pochi giorni fa mi sono alzata e mi sono accorta che stavolta, ma veramente, tutti quanti potevano andare al diavolo. In una fredda mattina di Febbraio ho capito che di molte cose non mi importava più. Come quando si smette di soffrire per un grande amore non corrisposto.
Così io ho smesso di farlo per le cose che non riuscivo ad ottenere. Senza alcuna intenzione ho iniziato a rivolgere la parola a chi avevo deciso di cancellare dalla lista dei buoni. Ho iniziato a smetterla di guardare i boia con il sopracciglio alzato e lo sguardo duro. Mi è venuto naturale, spontaneo, come se questo atteggiamento avesse sempre fatto parte di me.
Finalmente non mi importa più del collega raccomandato che non lavora o di quello che viene pagato più di me, ma lavora appena un decimo. Non mi faccio più in quattro per la paura di non arrivare a svolgere tutto quanto e bene. Adesso torno a casa quando è l’ora di andare via, entro in orario, ma non più un’ora prima.
Svolgo comunque bene le mie mansioni, ma senza la smania da prima della classe. Lascio correre sulle frasi di qualche collega che fa la saccente, ma che in verità non vale un soldo bucato. E’ tornata la mia solita vena sarcastica. Faccio dell’ironia, ma non metto più quell’accento di cattiveria che mi veniva così naturale.
Sono diventata una santa? No. Non mi interessa nemmeno. Sono solo tornata me stessa.
Non voglio più dimostrare nulla, non mi interessa nemmeno provare a mettere le cose in chiaro. Non è più questa la mia priorità. A furia di lottare contro i titani mi sono procurata innumerevoli ferite. Sono testarda, lo so, ma non ho voglia di farmi fuori da sola. Non mi sono arresa per paura, non voglio più combattere questa battaglia. Mi è venuta a noia.
A lavoro non mi riconoscono i meriti? Problemi loro. Casa mi dà grattacapi? Allento la presa e la prendo come viene. Ha senso crucciarsi fino al punto di farsi stampare due belle rughe ai lati del naso? Io odio le rughe. Prima di ogni cosa al mondo, nella mia scala delle priorità, ho messo me stessa e le persone che amo.
Fine. Il resto è contorno. Non è il piatto principale. A me serve quello per sfamarmi. Il resto posso anche darlo in pasto ai maiali.
Così io ho smesso di farlo per le cose che non riuscivo ad ottenere. Senza alcuna intenzione ho iniziato a rivolgere la parola a chi avevo deciso di cancellare dalla lista dei buoni. Ho iniziato a smetterla di guardare i boia con il sopracciglio alzato e lo sguardo duro. Mi è venuto naturale, spontaneo, come se questo atteggiamento avesse sempre fatto parte di me.
Finalmente non mi importa più del collega raccomandato che non lavora o di quello che viene pagato più di me, ma lavora appena un decimo. Non mi faccio più in quattro per la paura di non arrivare a svolgere tutto quanto e bene. Adesso torno a casa quando è l’ora di andare via, entro in orario, ma non più un’ora prima.
Svolgo comunque bene le mie mansioni, ma senza la smania da prima della classe. Lascio correre sulle frasi di qualche collega che fa la saccente, ma che in verità non vale un soldo bucato. E’ tornata la mia solita vena sarcastica. Faccio dell’ironia, ma non metto più quell’accento di cattiveria che mi veniva così naturale.
Sono diventata una santa? No. Non mi interessa nemmeno. Sono solo tornata me stessa.
Non voglio più dimostrare nulla, non mi interessa nemmeno provare a mettere le cose in chiaro. Non è più questa la mia priorità. A furia di lottare contro i titani mi sono procurata innumerevoli ferite. Sono testarda, lo so, ma non ho voglia di farmi fuori da sola. Non mi sono arresa per paura, non voglio più combattere questa battaglia. Mi è venuta a noia.
A lavoro non mi riconoscono i meriti? Problemi loro. Casa mi dà grattacapi? Allento la presa e la prendo come viene. Ha senso crucciarsi fino al punto di farsi stampare due belle rughe ai lati del naso? Io odio le rughe. Prima di ogni cosa al mondo, nella mia scala delle priorità, ho messo me stessa e le persone che amo.
Fine. Il resto è contorno. Non è il piatto principale. A me serve quello per sfamarmi. Il resto posso anche darlo in pasto ai maiali.
sei molto contraddittoria... sicura che non ti importa più niente di tutti? ti descrivi molto diversa nel resto dei post...non credo durerà molto questa tua indifferenza nei confronti del mondo...una volta ti avevo consigliato di mollare questo lavoro che non ti da tregua... bisogna osare qualche volta se si vuole davvero un cambiamento...
RispondiElimina