Ritorni bis


Ieri avevo scritto che avrei parlato meno di me e più delle cose che mi circondano e guarda caso si è presentata l’occasione per farlo.
Oggi pomeriggio ricevo un messaggio di posta elettronica. Si tratta di un invito e nella locandina sono presentati i vari relatori. Scorro la lista, leggo che interverrà il sindaco e mi va bene, poi continuo a leggere i nomi e arrivata ad un certo punto mi fermo. Di nuovo lui, sempre lui. Presente, come i malanni di stagione, ad ogni convegno, tavola rotonda, retrospettiva, festival e ad altre manifestazioni che adesso non mi metto a citare per intero.
Premesso che , secondo me, lui sta alla cultura come i cavoli a merenda e più che un intellettuale sembra un parente di Chuck Norris, non riesco a trovare un motivo che sia uno della necessità di averlo sempre intorno.
Capisco che in questa città ci sia moria di intelletti, ma non per questo bisogna accontentarsi sempre. Cosa mai avrà da dirci, quale lampadina vuole accendere nel nostro cervello buio? Chi lo sa, ma so chi lo ha assiso fra le menti eccelse: colui che mente eccelsa non ha.
In ogni caso non ci sarò all’incontro e non perché ci sarà questa persona inutile. Il problema è l’orario. Le cinque del pomeriggio. Ma questi qua, sanno che la gente lavora?
Sanno che un giorno lavorativo è composto da otto ore e che finisce fra le sei, le sette o addirittura le otto di sera? Per non contare i negozianti e i loro impiegati che finiscono ancora più tardi. Pazienza, non è che mi perda tanto. I musei li salveranno anche senza di me
Invece, mi ha fatto piacere sapere che in provincia (non nella mia città MANNAGGIA) esiste un posto dove tengono dei corsi di fotografia, di cucito creativo, di decoupage, di ceramica e sentite … sentite …. si può anche andare a sferruzzare sciarpe e sciarpette bevendo tea e chiacchierando. Se ci mettono pure una piccola biblioteca mi faccio adottare.
Baci, Baci

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