Caro Amico con la Porche Cayenne

Caro Amico con la Porche Cayenne,
stamattina hai quasi falciato me e un povero bimbo che si recava a scuola con un enorme zaino alle spalle. Sei sbucato dalla semicurva a tutta velocità pure infastidito perché ti abbiamo intralciato il percorso. Infatti hai fatto una bella strombazzata con la mano destra. La sinistra era occupata a reggere il telefonino. Immagino che quando entri nella tua auto lussuosa esistiate solo tu e lei. Il resto é ciarpame che calpesteresti volentieri se non fosse che potrebbe sporcare le tue gomme da competizione.
Non é la prima volta che adotti comportamenti del genere. Sì, sei sempre tu. Non ci sono molte auto come la tua in giro e, ammettilo, questo ti rende immensamente orgoglioso.
Peccato ti faccia notare più per la cafonaggine che per l'eleganza del mezzo. Mi piacerebbe incontrarti per dirtelo in faccia quello che penso di te. Non che te ne importerebbe o te ne debba importare, ma é necessario che qualcuno ti tolga il velo davanti agli occhi (nel tuo caso mortadella) che ti impedisce di vedere la realtà.
Tu non sei il principe azzurro sul cavallo bianco. Sei come quelle donne che si agghindano e truccano fino a risultare grottesche. La tua auto é il tuo paramento e addosso ti sta proprio male.
Non sai nemmeno cosa voglia dire essere eleganti. L'eleganza sta nel particolare, impercettibile, ma che si nota, contraddistingue. Una persona signorile guiderebbe la tua auto con nonchalance. Perché non é interessato a mostrare il lusso. Tu, invece, ti nutri soltanto degli sguardi di ammirazione altrui, ma devo dire che non ne raccogli molti. Credi di avere raggiunto il non plus ultra avendo acquistato un'auto di pregio (che poi, un pò truzza lo é) e ti credi in diritto di fare ciò che vuoi da qualche centimetro in più da terra.
Peccato che poi, quando scendi dall'abitacolo, perdi tutti i centimetri guadagnati e ti riduci sotto al limite di altezza media. Sei praticamente un nano. Oggi, infatti, quando ti ho visto scendere dalla tua astronave ho smesso di avercela con te ed ho riso. Sei un piccolo nano patetico e come un comune maschietto di intelligenza inferiore alla media pensi che l'auto compensi quello che non hai. Pensavo ti mancassero solo i capelli, invece pecchi anche in altezza.
A parte qualche sgallettata messa peggio di te, chi vorrebbe mai avere a che fare con un rappresentante così eccelso della cafonaggine? Tu sei quello che in estate guida con il braccio fuori dal finestrino, porti la catena d'oro con il crocefisso formato patacca, alzi il colletto della polo che, per giunta, infili dentro ai jeans aderenti e porti gli occhiali sulla fronte. Hai il viso sempre abbronzato e al bar stai con le gambe larghe, una mano sul fianco e rovesci la testa indietro per scolare fino all'ultima goccia di caffé.
Ci scommetto che non hai mai aperto un libro un vita tua. Chi legge non diventa solo più dotto, ma impara a stare bene con la collettività. Tu sei una scimmia della foresta in mezzo al ballo delle debuttanti. Peccato che ci siano sempre più scimmie in giro e sempre meno debuttanti

Commenti

  1. fantastico! non avrei saputo trovare parole migliori
    giovanni

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