Sabato 9 aprile

Eccomi, ancora con le vene intere...Oggi giornata di caos. Infatti il tempo é passato. Sono le tre, stomaco vuoto, ma noia zero. Certo, é sabato, accidenti, il mio giorno libero e nel quale mi ripulisco da tutto quello che é lavoro, noie e rospi inghiottiti. Vista con la luce del sole la città è peggio di come era apparsa di notte. Molto tranquilla, ma niente che valga la pena osservare. Solo case e strade, strade e case. Sono le tre e mezza e ancora passeggiano, con mega panini in mano, alla faccia mia che sono digiuna. Ho fame!!!
Ok, oggi ultima nottata in albergo, quini da domenica nessun vicino di stanza rumoroso. Che strazio... ancora altre quattro ore e mezza. Ieri si moriva dalla noia e oggi dalla fatica. Non esistono più le mezze stagioni, nemmeno quelle lavorative.
E passeggiano ancora, ma perché non se ne vanno a casa? Mannaggia a loro.

... ore 16:41: mangiato. Hanno preso il prosciutto cotto di qualche settimana fa, lo hanno portato al bar e fatto i toast a prezzo da cinque stelle. Bella pensata. Cosa succederà al mio povero stomaco non é dato sapersi, ma visti i morsi della fame, probabilmente avrei potuto mangiare un bue intero e non avere effetti collaterali.
Altre tre ore e quindici minuti.
Poi indosso i miei adorati e bellissimi jeans!!!
Ma quanta gente strana popola il mondo?
Fino ad adesso ho rimediato un invito a cena, una proposta per una passeggiata serale da dopo fiera! Ma per chi mi hanno presa? Manco fossero Berlusconi :-)
Siamo a metà strada. Un altro giorno e mezzo a disposizione e poi si torna alla solita routine. Al cambio stagione, alla polvere persistente, alle crepe sui muri e ai tetti che filtrano acqua. Però ho accumulato una bella sommetta che vale un quarto di quello che ho speso per venire qui.
Sarò l'unico caso di donna che riesce a comprare un tailleur ed un paio di scarpe in soli trenta minuti: prove comprese.
Ma ho pure speso quasi 300 euro in mezz'ora! Praticamente ho speso per lavorare. Assurdo. Ma dico, il tailleur nero con il foulard verde padania a me perché non lo avete dato? Eh? Perché?
E ora che ho speso, voglio, anzi, PRETENDO, di sfruttarlo questo completo avvitato. Accidenti a voi. Dimenticavo. Io vado, ma non mettevi in testa di affibbiarmi tutti gli eventi ai quali la bella dell'ufficio si scoccia ad andare. Io non surrogo nessuno. Io porto appresso la mia personalità.
Oddio, il panino si muove. Vive di vita propria. Sta impaurendo il mio povero stomaco. Vuole uscire .... Mannaggia, mi sento una caserma nello stomaco.
Ok, passo e chiudo. Solo una cosa. CARISSIMI INGEGNERI E AFFINI, fate qualcosa per l'alito pesante. Ci state distruggendo!

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