Il mio muso lungo

Per prima cosa: Luigi perdonami !

Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io, tu e le rose in finale …

Questo è quello che penso in questo momento. Io sono Ciao Amore Ciao, la gran parte dei colleghi sono Io tu e le rose!

Non ci sarà mai lo sparo, e nel caso dovesse esserci non sarebbe mai rivolto a me.

Oggi non sono solo arrabbiata. Mi sento offesa. Forse mi sento ferita nell’orgoglio e quando mi toccano l’orgoglio hanno commesso un fatale errore, perché inizio ad odiare.

Si, lo so, altre volte, in questo lurido ufficio, mi hanno offesa. Stavolta, però è reiterare il reato. E io non posso sempre perdonare. A muso duro, ma l’ho fatto. Adesso non più.

Se mettessi per iscritto il motivo, finirebbe per risultare banale. E’ quello che induce a commettere l’azione che trovo offensivo. E’ vero, la maggior parte dei miei colleghi è Io tu e le rose. Gente banale, vuota, qualcuno è pure profondamente insulso, diciamo pure un verme. Gente insulsa per motivi diversi, ma sempre insulsa rimane. Ed io non è che non la sopporto, provo del sano, giustificato, benefico odio. Perché nulla è più soddisfacente che odiare qualcuno e provare piacere nel farlo! Lo so, sarò tacciata come cattiva, ma almeno non sono ipocrita come quel prete ambulante del mio collega che venderebbe l’anima al diavolo per un centesimo, ma non la sua, quella di qualcun altro.

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