Sospensioni

Ieri funzione religiosa. Ero un poco preoccupata. Temevo di incappare nelle ire divine. Invece sono incappata nell'omelia fiume del parroco. Venticinque minuti buoni di parole vuote. Sono uscita sempre più convinta di darmi al paganesimo o almeno alla religione valdese. Il prete, ieri, doveva svelarci il motivo per il quale molta gente che frequenta la chiesa non sente il Signore vicino. Perché? Caspita, mi sono detta, questo mi interessa. Magari troverò una risposta alla mia sete di conoscenza. Invece, dopo una studiata pausa di qualche secondo ha detto: Ci vuole predisposizione. Abbiamo scoperto l'acqua calda. Se volessi darmi al balletto classico avrei bisogno di predisposizione e se non ce l'ho a nulla varrebbe iscrivermi ad un corso di danza. A questo punto ho smesso di seguire, affranta e delusa dal nulla che usciva dalla sua bocca. Ho capito che non avrò mai fede e mai apparterrò a quella schiera di persone che si affida nelle mani di Dio senza chiedersi mai nulla. Ma al tempo stesso ho capito, finalmente, che quello che per me é religione si avvicina molto al Paganesimo. A qualcuno si drizzeranno i capelli in testa, ma a me poco importa. Quello che conta é trovare la propria dimensione. Io ho sempre creduto che ognuno é responsabile delle proprie azionie e di quello che queste possono determinare. Ho sempre pensato che fosse necessario il rispetto degli elementi naturali che ci circondano e quello verso le altre persone. Fatto questo, penso sia fatto tutto. E poi, vorrei avere un mio modo di celebrare le cose. Un modo meno costrittivo e più aperto al proprio bisogno o istinto a celebrare.
Io continuo a sentirmi sospesa.E le mie risposte non le trovo. Magari potessi leggerle nella boule di vetro del mio carillon con il faro!

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