Strudel e altri disastri.

Siccome non sono una blogger culinaria, non sono obbligata a mostrare la mia creatura su piattini di porcellana, né devo usare reflex ad alta definizione per dimostrare quanto buono era lo strudel di ieri. Brava, brava, brava, sono stata veramente brava. Caramello perfetto, mele buonissime, pasta riuscitissima. Peccato sia finito! Oggi avrei un'altra idea in testa, ma non cedo. Oggi no. Altrimenti divento una mongolfiera. Non rimpiango le calorie introdotte ieri. Oggi le ho consumate tutte. Giornata campale, sul piano lavorativo, come direbbe Enrico Mentana. Sono stremata, sfatta, ho pure la nausea. Ora mi ci vorrebbe una passeggiata distensiva, ma ho delle incombenze da sbrigare. E quali sono? Le pulizie. A ben pensarci, devo necessariamente spolverare tutti i giorni? Devo per forza passare l'aspirapolvere ogni sera al rientro? Devo per forza avere il bagno che sbrilluccica? No, non devo, ma provate a convincere l'omino delle pulizie che risiede nel mio cervello. Stasera, però, ho voglia di cous cous. Mi sa che mi scateno di nuovo. Sento già l'odore. In fondo che mi resta di questa vita? Così almeno dicono le donne grasse per consolarsi. Ma abbandoniamo il faceto e passiamo al serio. Ho ricevuto una mail di Una Nuova Prospettiva. In un punto leggo:
"Avvertiamo, piuttosto, la necessità di dare ancora maggiore enfasi al ripristino di una cultura civica basata sul rispetto delle regole e di una amministrazione della cosa pubblica corretta e trasparente e che abbia come obiettivo il bene comune".
Tutto giusto, tutto perfetto. Ma ci riusciremo mai? Ogni giorno commettiamo illeciti, azioni che non devono avere necessariamente valenza penale Sono atteggiamenti radicati nel nostro DNA. Le soste selvagge, il non rispettare le code negli uffici o nei negozi. Lo strombazzare delle auto a tutte le ore del giorno e della notte. Lasciare i figli in giro per la città fregandosene di dove siano, basta che non combinino guai dentro casa propria. Buttare cartacce per strada. Sputare per strada. Parlare a voce alta nei luoghi pubblici. Fare finta di aver dimenticato di timbrare il cartellino per non far notare le uscite anticipate o le entrate in ritardo. Gonfiare le note spese. Sfruttare i propri dipendenti ... Potrei continuare per ore e ore. Non impareremo mai.
Oggi ho assistito ad una scena. Zona blu per i parcheggi. Arriva un auto con una coppia di francesi. Lei scende e indica al marito fin dove arrivare con l'auto per non prendere tutto lo spazio. Cinque secondi dopo arriva un tizio, parcheggia a lisca di pesce dove non si dovrebbe, mette l'auto quasi al centro della strada, parla al telefonino, ride a gran voce ed entra al bar. Ecco, la lettera di Una Nuova Prospettiva casca a fagiolo. La gente vuole recuperare cosa, se é proprio la gente che HA bisogno di imparare il rispetto?

Commenti

Post più popolari