Vacanze
Pensiero del giorno: Rispettare la morte, ma non trasformare un uomo in gigante solo perché il resto della gente è nana. A maggior ragione se il presunto gigante ha un figlio lillipuziano. Non mi sto riferendo alla statura. Ci mancherebbe altro …
Ho tutto pronto per le vacanze. Ho comprato nuovi libri, ho scelto il quaderno che custodirà il mio business plan, prendo quotidianamente un integratore per combattere gli effetti collaterali del caldo estivo e mi sento sulla buona strada per approfondire un argomento che mi sta molto a cuore. Mancano soli cinque giorni e mezzo e poi potrò dire che per un po’ la parola lavoro non la voglio nemmeno sentire.
Purtroppo niente viaggi, nessuna vacanza fuori porta, ma forse è meglio così. Se riuscissi a partire e andare dove non solo il cuore, ma ogni cellula del mio corpo suggerisce, finirei per darmi latitante e non ritornare più. Ieri ho visto un film su rete4. Tratto dal racconto “Amy Foster” di Conrad. Lo avevo letto anni fa. Fagocito tutto quello che ha a che fare con la Cornovaglia! Il risultato è che ho sognato, per tutta la notte, di vivere nel cottage del film. E non si è trattato di un incubo. Per niente.
Restare a casa, però, non è vacanza. Intendiamoci, io non cerco hotel con piscina, centri benessere, luoghi alla moda. Se non esci da casa, però, finisci per continuare a compiere le stesse azioni e non è facile staccarsi da tutto e necessariamente da tutti per godere del tempo come per il resto dell’anno non si riesce a fare. E’ questa la cosa più preziosa che mi rimane e devo stare attenta a non sciuparla, a non farmi prendere dalla mia solita frenesia di fare tutto e farlo in fretta. Giuro che se ci casco mi taglio le mani.
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