I sogni sono desideri?




I sogni si avverano?
Sì, solo quelli sbagliati.
Stasera shopping. Voglia zero.  Ora come ora non saprei abbinare un paio di jeans ad una semplice camicia bianca. Diciamo che sono in modalità tuta di maglina. Quella aderente, morbida, a vita bassa e maglietta girocollo, altrettanto morbida ed a maniche lunghe. E poi le scarpe. Stivali o dècolletè? Tacco alto o stile anziana pre - rottura del femore? E non dimentichiamoci il trucco. Uno strato di fondotinta, una passata di ombretto azzurro, il mascara allungaciglia, un po’ di fard per colorare il mio aspetto cereo e burro cacao rosa perché odio i rossetti. Pronta per il circo? No. Manca l’accessorio più importante. Un umore, se non ottimo, decente. Cinque giorni a parlare di cose che non mi piacciono più. Cinque giorni ad ascoltare il nuovo leader e la parola “cazzo” come sua intercalazione preferita. Poi le hostess come attrattiva e il testosterone alto dei colleghi, i deliri fra l’hippy e il radical chic della mia compagna di stanza e nessuna voglia di socializzare da parte mia. Ma che vi devo dire? Come fa a sopravvivere una che sopravvive a pane e L'Ispettore Barnaby ad interagire con una fan sfegatata di Sex and the City? Dove trovo un argomento che accomuni me, amante dell'Inghilterra e della Bretagna, delle scogliere e del mare in tempesta con chi vorrebbe vedere sempre splendere il sole e non spostarsi mai dalla Sicilia? E la pappetta informe? Dove la mettiamo la pappetta informe? Chi glielo dice che il periodo yuppie era di moda negli anni ottanta e ne sono passati già venti? Non ho voglia di trascinarmi dietro il mio corpo deforme. Lo preferisco avvolto nella tuta di maglina. Perché infastidire i denti sgranocchiando croccantini, quando li posso affondare in un dolce ripieno di panna? Non ho voglia di faticare rendendomi presentabile, indossare un'impalcatura per non crollare al minimo cenno di nervosismo.  Preferirei leggiucchiare a letto, perdermi nello studio della mia materia preferita, ricercare cimeli e oggetti dei quali vorrei appropriarmi, sorseggiare un cappuccino, la mattina, senza rischiare che i nervi lo trasformino in arma letale per il mio stomaco. Ho solo voglia di riposo.
Come raccontare a me stessa che i sogni si avverano, sì, ma solo se ti hanno insegnato a credere alle favole?

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