E che tutto si compia.

Il fatto che il Natale stia per arrivare non comporta necessariamente il fatto che debba essere festeggiato.Non dipende dal fatto che quest'anno il mio spirito natalizio proprio non si fa sentire. Non dipende dal fatto che ho troppe cose alle quali pensare per rilassarmi e godermi una stupida vigilia. Ma come faccio a sentire  la voglia di Natale quando tutto é talmente piatto che la noia non basta, si arriva alla nausea? 
Nessuno ha voglia di fare nulla, sembra che io sia circondata da gente che si considera viva solo perché respira. Sì date per scontato che il Natale si passa in famiglia, ma quando la voglia manca cosa cambia se mangio davanti alla TV o fra una decina di persone spente. Sì va bene, quest'anno non si prepara, si prenota tutto, così non si é stanchi, non si sporca casa. Fate pure. Sì va bene, quest'anno (come ogni anno) ci accorgeremo che la mezzanotte é passata solo quando qualcuno farà il primo sbadiglio che lascia presagire la voglia di andare a letto. Sì va bene a Messa non andiamo perché fa freddo e tanto a me non importa della messa. Va bene pure non aprire il pandoro, tanto abbiamo le pance piene. Va bene pure accettare il fatto che non tutte le famiglie sono cloni della famiglia del Mulino Bianco e non per forza si deve passare il tempo discutendo di cose che accendono interesse, si accettano pure i luoghi comuni, le lamentele, le versioni strampalate di un fatto accaduto e raccontato tante volte e tante volte raccontato in modo diverso. Però, per carità, non posso stare in pace con me stessa, proprio la vigilia di natale, se quello che mi si presenta davanti é un teatrino di marionette senza fili. Daiii, almeno prepariamo una torta, la decoriamo con il marzapane, ci metto sopra dei pupazzetti di neve, e un piccolo Babbo Natale che si arrampica. Cuciniamo dei biscotti, ci spalmiamo su la glassa colorata e li mangiamo il pomeriggio del 25 davanti ad una cioccolata calda. Facciamo qualcosa tutti assieme: biscotti, torte, centrotavola per la cena della vigilia. Mettiamo su un cd con le musichette natalizie, ascoltiamole senza per forza parlarci addosso. Togliamoci dagli occhi questo sguardo spento, quest'aria di rassegnazione che mi fa male più di un pugno in piena faccia. Non la sopporto più questa espressione da martiri. Se non ce la fate, per favore, lasciatemi andare.
Qualche giorno fa ho riascoltato Albachiara. Ho provato tenerezza, quella ragazza della canzone ero io, ma chissa quante altre adolescenti.Quei libri di scuola avrei dovuto tenerli in mano più a lungo, sarebbero stati la mia salvezza. Purtroppo così non é andata. Mangio ancora molte mele, chiudo il mondo fuori, o almeno, quella parte di mondo da dove vorrei fuggire.

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