Lighea vaneggia

Potevo essere una cantante americana degli anni 70.  Una di quelle di colore, magra, con i capelli cotonati, la tutina in strass, una delle Sister Sladge.
Potevo essere una scrittrice pseudo-femminista con un passato da raccontare e nuove storie da inventare come Dacia Maraini o la stessa Oriana Fallaci.
Potevo essere una casalinga americana impegnata a sfornare torte di mele, tacchini per il giorno del ringraziamento e cucire costumi per le recite dei figli.
Potevo continuare ad essere contenta dei calzini intonati alla maglia e della mia collezione di fari.
Potevo, ma non posso più.
Se la mia resistenza dipendesse dai muscoli, mi allenerei più volte in palestra. Se dipendesse solo dalla mia buona volontà sarei già una vincitrice. Purtroppo non conosco strategie per vincere la guerra e sono una pessima giocatrice di scacchi.
Ora che l’omino dispettoso ha ottenuto quello che voleva, dovrei iniziare a riposare. Lotta impari. Estenuante. Provate a lottare contro un essere maligno, dispettoso, invisibile, subdolo e più intelligente di voi …
Se provo a guardare la cosa da un’altra prospettiva mi sembra di vivere in quei film dove al protagonista ne capitano di cotte e di crude e poi, solo verso la fine, tutto si risolve. Nel mio caso è palese che l’happy-end non ci sarà. E non venitemi a dire che bisogna pensare positivo. Potrei scatenare la vendetta delle Erinni.
Non ho chiesto di nascere una lottatrice, ma tant’è che così è dovuto essere. Aggiungerei che sono stata una pessima lottatrice, ma sono arrivata viva fin qui. Ferita molte volte, ma sono sempre sopravvissuta.
E’ successo che in tutto il marasma che è la mia vita, mi sono fermata a guardare un metaforico ritratto di qualche anno fa e mi sono accorta di quanto sia cambiata da allora. In peggio, ovviamente. Sono stata troppo occupata a correre di qua e di la, impegnata a rattoppare delusioni, rammarichi, rimorsi (pochi), buchi, se non voragini, nella mia esperienza di bambina, adolescente, adulta e buchi non metaforici su muri, crepe, collassi metaforici, fisici e strutturali. Poi mi capita, come nei cartoni, che esausta mollo tutto, lascio cadere quello che ho in mano, mi accascio sul pavimento con le ginocchia storte e non riesco a rialzarmi.
Ora ci vorrebbe una musica da sottofondo che enfatizzi la disperazione della protagonista e in successione, un’altra musica che ne presagisca la rinascita. Non date fiato alle trombe, la protagonista non ha voglia di musiche e canzoni. La protagonista preferirebbe un piatto di funghetti allucinogeni tanto per compiere la prima e unica pazzia della sua vita. Si è rotta le scatole di fare il gioco del “E se?” E se un corno. La protagonista, adesso, preferisce dormire a lungo la mattina, arrivare tardi al lavoro, dire un mare di NO, così per puro piacere. “Vorresti 500000 Euro in regalo?”  “No”.  Vi lascio tutto quanto. I matrimoni da organizzare, i mobili buoni da ordinare, la cucina elegante ma non funzionale, i viaggi da organizzare, i figli da fare nascere, le case sane da costruire, gli amici da frequentare, i film da vedere al cinema, le pizze del sabato sera, le sigarette dopo il caffè, le chiacchiere da bar, le fatiche universitarie, i litigi con i fidanzatini, le crisi di mezza età, i colleghi di cui sparlare, i capi che si vorrebbe uccidere, il natale da organizzare, l’albero da addobbare, le partite a carte la sera del 25, i cenoni di capodanno. Vi lascio tutto quanto.  Ne faccio a meno. Godetevi la vostra vita normale, andate pure in paranoia se vi spunta un brufolo sul mento o se non vi concedono il permesso per andare a passeggio con l’amore della vostra vita. Continuate a vivere nel vostro mondo pensando sia l’unico che esista. Recitate nel vostro The Truman Show.
Io ho aperto la porta, ho affrontato la tempesta e sono annegata. Da qui è ancora netta la distinzione della mia inferiorità fisica e materiale, però sono lucida, molto lucida e solo adesso sto iniziando a ridere di voi.

Commenti

  1. Concordo in pieno, in questa mattina di dicembre, la penso come te. E'stato confortante e piacevole leggere questo post.

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