Right and clear

And now is so clear! Per arrivare alla risposta a volte non bisogna porsi domande, ma fare altro o, come nel mio caso, non fare niente. Grazie a questa pausa malattia ho capito cosa veramente vorrei e quel che vorrei, mi stupisco da sola, é quello che non ho mai desiderato o, almeno, ho sempre detto di non volere. Non dirò cosa. Non voglio che l'omino dispettoso ci metta lo zampino malefico. Fra pochi giorni tornerò al lavoro. Non dovrei e non potrei, ma penso che non capirebbero e non mi va di recitare la parte della malata. So che al mio rientro si acuirà il dolore, tornerò rigida come un baccalà e continuerò a fare finta di niente fino a quando, come il dice il dotto specialista: "il suo corpo non si ribellerà definitivamente e non ci sarà più nessun recupero". Visto come stanno le cose, spero che il mio corpo si ribelli il più tardi possibile e che nel frattempo covi solo vendetta. Quello del quale sono sicura e che non mi sento più in colpa verso coloro che un lavoro come il mio o peggiore del mio lo desidererebbero. Non più, almeno. Perché dovrei? Potrei pure essermi scocciata, dopo quattordici anni, di stare attaccata al telefono otto ore su otto, cinque giorni su sette. Potrei pure essermi annoiata di fare sempre le stesse cose, di ripetere sempre la solita solfa, di fare dieci cose diverse tutto nello stesso tempo, di guagnare sempre il solito stipendio, di essere l'ultima ruota del carro, di essere valutata solo per il titolo di studio e non per le mie capacità, di essere data per scontata. Ma non é del lavoro che volevo parlare. E' solo il lavoro la causa della mia pausa malattia, tutto qua. E poi c'é che sono grande, non posso più svolgere un lavoro da ragazzina alla prima esperienza. Non é colpa mia se non sono riuscita a costruirmi un futuro, non mi hanno permesso di avere le basi. Voglio, però, costruirmi un'esistenza serena, quella mi spetta eccome.
Mollo, mi tirà già il collo. Mi sono lamentata abbastanza. Ma questo é l'ultimo lamento che esce da questi tasti. Da domani in poi mi limiterò a descrivere tutto come un freddo chiururgo. Opererò la mia anima e se necessario le anime altrui.
Per ora abbandono il posto di comando. E' ora degli esercizi.

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