Benefiche Maledizioni

No, quell'isterica non può andare a Londra. Non può mettere piede nel mio mondo. Che se ne vada in Egitto, alle Canarie. Ma che si tolga tra i piedi della mia adorata Inghilterra. Cavolo. Ho già passato la prima settimana di ferie non so come. Anzi no!. Lo so perfettamente. I primi due giorni ho deciso, visto che ero da sola, di ripulire casa da cima a fondo. Così, poi, avrei avuto tre settimane tutte per me. Dopo essermi spezzata la schiena, passo appena una sola giornata di sbraco che sarà parsa troppo all'omino dispettoso, perché ha deciso che casa mia deve essere una nursery per quegli orridi, insulsi, schifosi animali che chiamasi gechi. Sono nati i piccini, nella mia camera da letto. Deliziose schifezze in miniatura che passeggiano per il soffitto e per i muri e che mi hanno cacciata da casa mia. Adesso dormo sul divano fra un'arrabbiatura colossale verso me stessa e questa stupida fobia verso questi esseri maledetti e la voglia di prendere dei sonniferi accompagnati ad una bottiglia di liquore di gran qualità, perché quando si decide di morire, lo si deve fare con classe! 
Poi decido che devo reagire, ne becco quasi uno con la scopa. La rabbia é tanta che lo avrei spalmato stile pelle d'orso sul pavimento. Io che non uccido nemmeno le zanzare. Ma lui é più veloce di Bolt. Salta, é spaventosamente leggiadro e io ho messo troppa forza. E adesso si nascondono i maledetti ed io devo tirare fuori tutto quanto per sopprimerli tutti quanti uno, ad uno. E lo farò con una ferocia tale che non ho mai provato in vita mia. Salvo quando ho letto che quell'isterica, opportunista, viziata figlia di papà va a Londrà. E la giustizia dov'é? Doveva essere il MIO viaggio. Dovevano essere i miei giorni di simulazione da vita di cittadina inglese e invece sto al caldo, prigioniera in casa mia con tutto un divenire di cose fastidiose. Parenti molesti, vicini chiassosi, traffico scellerato. E le mie ferie?
Spero piova a Londra. Che diluvi. Spero che ci siano nubifragi e tempeste. Perché tutti possono andare a Londra meno lei.Perché così ho deciso io. Perché non mi interessa essere buona verso una cacca di persona quale é lei e i suoi falsi momenti depressivi, le sue paturnie da isterica viziata, noiosa egocentrista, pazzoide e arrogante.
E che non si azzardi a darmi i suoi luridi consigli da psicanalizzata che anche quando ha mal di pancia va dalla psicologa. Io non ho bisogno del sostegno di una psicologa. Semmai di un esorcista. Di un fattucchiere, di un demonologo o di lezioni di stregoneria. Oppure di un abbraccio da Superman che mi guardi dritto in faccia e mi rassicuri sul fatto che non mi stanno venendo le paranoie. Che é proprio vero che tutto mi rema contro e che poi spicchi il volo per punire i prepotenti e le vacche pazze. Sperando non si imbatta nella criptonite.

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