Il potere dei sogni

Stamattina presto indossavo un vestito leggero e un coprispalle. Ai piedi calzavo un delizioso paio di scarpe color pastello con le zeppe. C'era una festa. Una grande festa. Gente importante. Vestita con strani e buffi cappellini. C'era un uomo in uniforme e una graziosa vecchietta che si manteneva ancora bene, con un un tailleur rosa e un cappello con la retina. La regina Elisabetta e suo marito. Stamattina io ero una degli invitati. E ridevo e parlavo. Il panorama era splendido e naturalmente c'era un prato, poi una stradina che portava ad una brughiera e poi l'oceano.
Stamattina mi sono messa a correre felice. Leggera, leggera. Nessun effetto onda sotto le zeppe. Non li sentivo nemmeno i sassolini. Stamattina mi sono fiondata giù, oltre il prato, sempre più dopo la brughiera fino ad arrivare dove la cresta dell'onda si trasformava in piccole bolle di sapone. Solo in quel momento ho sentito il sassolino sotto la scarpa e sono inciampata. Non ho cercato di trattenermi. Mi sono lasciata andare. Ridevo come una scema mentre l'acqua mi bagnava i piedi ed era bella fresca. Ed io mi sentivo come quell'acqua. Stamattina mi sono riempita le mani di sassolini microscopici e li ho lasciati andare piano, piano, come si fa con la sabbia quando si stringe nei pugni. Stamattina quei sassi, alla luce del sole mattutino sembravano cristalli preziosi. E intanto l'onda mi bagnava l'orlo del vestito ed io ero felice e leggera.
Stamattina guardavo dalla riva gli invitati rigidi come manici di scopa e le loro compagne con quei buffi cappellini ed io ridevo di loro senza cattiveria. Stamattina contavo con l'indice alzato i fiori di quei buffi cappellini e li chiamavo per nome: rosa, petunia, orchidea ... e ridevo, felice, leggera, bonaria.
Stamattina presto, l'onda é arrivata alle ginocchia e anche un pò più su. Mi sono tirata indietro, ma solo per distendermi. Per lasciare che l'onda fresca del mattino bagnasse anche le mie braccia, i miei capelli, il mio viso. E ridevo, felice, leggera, bonaria e in pace. Come se non odiassi più il mondo, la gente, la vita, me stessa.

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