Punto
Io sono una miscredente. Inizio a
pensare, però, che qualche forza, non necessariamente divina, si stia
divertendo alle mie spalle. Un po’ per
gioco, un po’ per alleggerire la drammaticità degli eventi, mi sono inventata l’omino
dispettoso. Sto iniziando a credere, però, che non sia tutta invenzione. L’omino
dispettoso esiste ed io scrivo il suo nome senza usare le maiuscole solo per dargli
meno importanza.
Continua la maledizione
elettronica. Ieri sono tornata a casa più morta che viva. Dopo la guerra avuta
il fine settimana scorso con la lavatrice. Dopo essermi schiacciata mano e
piede e contusa il fianco sinistro. Dopo essermi risvegliata il giorno dopo con
la velocità muscolare di uno zombie. Dopo aver speso un centone per riparare l’auto
( e devo ammettere che in questo caso sono stata fortunata). Dopo essermi distorta
un ginocchio compiendo un gesto insignificante. Dopo che il mio mal di testa
mensile si sta dando da fare per preannunciare il suo ritorno … ieri arrivo a
casa, accendo il microonde e puff… bruciato. Una lingua di fuoco, una scossa
elettrica alla mia mano, fumo nero e tutto è cessato. In un nanosecondo. E quel che è peggio è che io, l’attimo prima
che accadesse l’irreparabile ho detto fra me e me: Che bella invenzione il
microonde. Ho fatto proprio un acquisto intelligente. Evidentemente nemmeno lui
voleva stare con me. Si sarà innamorato della lavatrice e voleva seguirla. Come
il soldatino di piombo e la ballerina di carta.
Intanto anche questo è andato.
Non oso fare la lista delle cose che mi restano integre. Potrebbe bruciarsi il
phon! Tanto ne ho due. A questo punto mi chiedo: Esiste il malocchio? Esiste il
destino? Esiste la possibilità di nascere sotto una buona o una cattiva stella?
Io razionalizzo sempre tutto, ma stavolta non riesco a trovare una spiegazione
degna di nota. I maghi vorrebbero toglierti il malocchio, i preti dicono che
bisogna pregare e allontanarsi da Dio è solo una conseguenza della possessione
demoniaca. A me non interessa né l’una, né l’altra soluzione. Formule magiche o
preghiere, sempre formule da recitare sono. Io vorrei una spiegazione e poi una
soluzione. Più falsi dei maghi e più ipocriti dei preti sono gli psicologi che
cercano di convincerti sempre di tutto e del contrario di tutto. Sei
sfortunato? E’ solo una tua disposizione d’animo, un modo per metterti in
mostra per avere le coccole del fidanzato/a, di mamma o di papà. Pensi che
tutto il mondo ce l’abbia con te? Forse è colpa dei genitori assenti o troppo
presenti che ti hanno impedito di crescere e ti autogestirti.
Bah, oggi proverò a buttare del
sale grosso in una bacinella bianca. Se si addenserà sarà malocchio. Poi accenderò una candela rossa,
reciterò dieci Ave Maria, mi batterò il
petto gridando MEA CULPA. Se necessario mi autoflagellerò. Mi butterò dell’acqua
santa addosso e berrò quella di Lourdes che tanto ne ho una bottiglietta in
credenza. Domani mattina mi alzerò posando sul pavimento il piede sinistro per
primo. Mi guarderò allo specchio e mi dirò che sono bella, felice e
fortunata. Se non basterà contatterò
maghi ed esorcisti. Oppure ci sarebbe una soluzione meno costosa e di sicuro
definitiva. Mettere un punto. Per questo basterebbero una penna o una matita e
il foglio di carta dove è scritta la mia vita.
Commenti
Posta un commento