Pensieri di un pomeriggio di Gennaio


... Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli,
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.
Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio!...


Passerotto di Mauro Borbay



Ti pareva non tirassi fuori Leopardi. Ma che ci posso fare. A me Leopardi piace. Parecchio. Cosa vorrei fare oggi di cattivo e cosa di buono? Allora. Sto cercando di trattenermi verso coloro che vorrei uccidere o almeno maltrattare. E questo é buono. Però c'é qualcuno che oggi vorrei uccidere senza trattenermi. Ed é lei. La gatta morta. Quella che la fa sempre franca. Sempre a scapito di qualcuno. Quella che non soffre, non piange, non pensa, non riflette, ma arraffa e ottiene senza fatica. Direte: "Se soffri tu non bisogna che soffrano tutti". Giusto, vero, saggio e umano. Però, cavolo. Se c'é un tempo per ogni cosa, quando arriverà il suo tempo? Quando anche lei si leccherà le ferite? Quando finirà la sua Neverending Story? Posso almeno gambizzarla? Strapparle i capelli? Farla inciampare? Sporcare la sua borsetta di marca? Dirle che si vede la chiazza dei baffetti? Che le puzza l'alito o che il maglione sopra l'ombelico é out da un pezzo? Can I? No I can't. Io devo fare altro. Sottostare alle beffe del malefico omino. Mannaggia a lui. Non potrebbe traslocare dalla gatta morta? Tanto... nulla servirebbe salvo un mega colpo di fortuna. Di fortuna ho detto, non apoplettico. Che significa sognare di avere i capelli lunghi? E tagliarsi le unghie? E truccarsi con un rossetto rosso porpora? Che cavolo ho mangiato ieri sera? Sarà stata colpa del Caimano visto a letto? Indigestione morettiana? Può darsi. La sera é ancora lunga. Altri parenti da affrontare. Le solite discussioni. La zia che mi sbaglia per la ragazza che porta la spesa a domicilio. "Senti, ci sarebbe di compare questo e quello e poi anche altro e se ti resta tempo andare a comprare quell'altra cosa..." E io pago. Pago sempre e solo io in ogni senso. Ah già. Io ho il posto fisso. Stipendio famelico, però posto fisso. Vuoi sputarci sopra? Io ho le garanzie, le certezze, la sicurezza dello stipendio ad inizio mese. Cavolo che culo! Siccome non é carino finire con una parola un poco scurrile, finisco con una frase di una canzone a me cara ... Avviso, nemmeno la canzone é allegra.

Non è la luce o il buio né l' ero ed il sarò, non è il coraggio che ti fa dir "vivrò",
è solo un' altra scusa che usare vuoi per la rinuncia triste a quello che non puoi...

 


 

Commenti

  1. no bitte! Guccini no! se proprio ti cedo la colonna sonora di questa che è una delle settimane peggiori della mia vita.

    originale '80
    https://www.youtube.com/watch?v=M0FKEDexivA

    remake
    http://www.youtube.com/watch?v=BIpLjZqFOHQ

    Alles Paletti

    RispondiElimina
  2. questa poesia di Leopardi l'ho sempre amata..sin dai tempi della scuola..

    RispondiElimina
  3. esatto, più che con la gatta morta, me la prenderei con l'omino, ché magari anche lei ha ferite da leccarsi...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari