Io Scrivo


Sì, io scrivo. Non perché so scrivere bene o pubblichi storie. Io scrivo perché è il modo migliore con il quale mi riesce di comunicare. Quando parlo, spesso, mi impappino, non trovo le parole, dimentico quello che vorrei dire. Quando scrivo, invece, non ho bisogno  neppure di rileggere. Tutto scorre fluente senza impedimenti. Quando scrivo posso pure trovarmi nel posto più brutto del mondo, ma riesco sempre ad entrare nella dimensione giusta. Io scrivo sempre. La lista della spesa,  la cena programmata la sera prima sulla lavagnetta con il faro blu. Scrivo le mie liste di pro e contro. Scrivo i miei pensieri. Scrivo di me e delle mie paturnie. Scrivo dei miei giorni no. Soprattutto di quelli, perché sono tanti. Scrivo perché è un modo valido di consolarmi. Non passa un giorno che io non scriva. Scrivo lettere a me stessa, usando carta e penna che poi faccio in mille pezzetti. Scrivo racconti stupidi che rileggendo a distanza di tempo non lo sono poi così tanto. Scrivo frasi pensando che siano capolavori di poetica, ma che si rivelano spesso cavolate senza senso e delle quali mi vergogno. Scrivo per sentirmi più viva di quello che sono. Scrivo per sentirmi protagonista, perché  in questa vita non ho ancora avuto una parte da prima attrice. Scrivo per dimenticare. Scrivo per scaramanzia, per scacciare la noia o quei fantasmi che a scadenza tornano a farmi visita.

Ciò che scrivo non mi darà da mangiare, nessuna notorietà. Non curerà le mie ferite né risolverà l’irrisolvibile. Però mi fa sentire bene e per questo continuerò a farlo.

A volte penso che se potessi scrivere in un contorno a me più congeniale potrei diventare persino brava. Scrivo e mi piace molto farlo. Anche quando non so cosa scrivere o come scriverlo. Anche in quei momenti so che poi esploderanno le parole. Soprattutto in quei momenti. Come acqua in pressione in un tubo chiuso. Apri la valvola e l’acqua schizza via. Perché  non mi piace incanalare le parole, almeno quelle voglio che restino libere. Tanto, prima o poi, si compongono da sole.

Oggi scrivo davanti ad un monitor sfocato. Costantemente interrotta da gente noiosa. Ho sul tavolo una confezione aperta di shortbread che mi tenta, ma alla quale so che resisterò. Ho la tazza I Love Cornwall acquistata in un mercatino di souvenir a Boscastle che a breve riempirò di tè. E sono in compagnia dei miei pensieri. E sto cercando di afferrare quello giusto. Quello che mi consentirà la svolta che aspetto da tanto. Intanto scrivo.

Commenti

  1. ed io leggo :-) storie - speranze, ben scritte ed interessanti anche quando sono criptiche...

    sì questo blog spesso mi tira su il morale o mi fa pensare.

    Alles Paletti

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